LECCE – Il tecnico del Lecce Marco Giampaolo ha terminato sul campo la preparazione alla sfida contro il Como in programma lunedì sera al Sinigaglia. Sulla lista dei convocati risultano ancora molti assenti. A Banda, Gaspar, Pelmard (quest’ultimo fuori per motivi disciplinari) si sono aggiunti Guilbert, squalificato, Berisha, infortunato, e Marchkwinski, influenzato. “Bisogna raschiare il barile, c’è poco da fare – ha detto in conferenza stampa il tecnico del Lecce -. In difesa, disponibili al cento per cento sono due. Ma chiunque giochi deve fare una partita superlativa e mettere in campo le risorse che non hanno”.
Giampaolo confida molto nella propria squadra, che definisce rognosa. E vuole undici calciatori competitivi. “Sportivamente parlando: vivere o morire”. Questo il grido di battaglia dell’allenatore giallorosso che a Como ha portato Gallo, da qualche giorno in gruppo, ma il laterale non è certo di partire dal primo minuto.
A Como inizia per il Lecce una striscia di partite contro squadre che lotteranno per la permanenza in Serie A. “È un periodo cruciale – continua -, molto importante, che potrà determinare qualcosa per il futuro”.
Della squadra di Fabregas dice: “Gioca un calcio quasi razionale, con grandissime abilità tecniche. Può mettere in difficoltà chiunque. Alla lunga si defilerà dalla lotta salvezza. Quella comasca è una squadra che ha numeri, idee e gioca un calcio spagnolo”.
Detto della difesa dove la presenza di Gallo può cambiare la composizione del pacchetto arretrato, a centrocampo dovrebbe rientrare dal primo minuto Ramadani e si candida pure Pierret.
Peccato per l’infortunio di Berisha. La risonanza cui si è sottoposto ha ha evidenziato una contrattura del muscolo sartorio della coscia destra. “Tale problematica – si legge nel comunicato stampa della società giallorossa – non ha interessato il muscolo che ha tenuto fermo il centrocampista albanese in precedenza”.
A Como, al seguito della squadra ci saranno oltre settecento tifosi giallorossi. Il Settore Ospiti si presenterà gremito. “Il pubblico è molto importante – conclude -, è determinante, sempre. Portare tanti tifosi a Como non è semplice”.