LECCE – In ghiaccio la seconda parte della classifica di Serie A. In attesa della partita serale del Como contro l’Inter, tutte le squadre della seconda parte della classifica hanno perso ad eccezione del Venezia che ha lasciato lo scomodo ultimo posto al Monza.
La sconfitta del Lecce contro la Lazio è quasi indolore. Quasi. Perché lo stop interno (il primo di Giampaolo davanti al pubblico di casa) contro i biancocelesti brucia ancora ancora un po’. Per come è arrivato, per come è maturato. Soprattutto alla luce di una partita che al tramonto del primo tempo sembrava già indirizzata a causa del rigore trasformato da Castellanos e conseguente espulsione di Guilbert. Invece il Lecce ha dimostrato grande organizzazione e ha giocato alla pari (non numericamente) di una Lazio qualitativamente superiore. Peccato per l’errore che ha portato al gol di Marusic e alla vittoria della squadra dell’ex Marco Baroni. Un successo sofferto, ma a lungo ed esageratamente festeggiato dai calciatori biancocelesti. Sia chiaro: ognuno può festeggiare quanto e come vuole, ma Guendouzi poteva risparmiarsi la scena finale: mentre scendeva le scale del sottopassaggio ricordava al pubblico della Tribuna Centrale il risultato finale. Sarà o diventerà un campione, ma sul piano della sportività merita un bel voto negativo, anche per il sasso mostrato ad Arbitro e Quarto Uomo che sarebbe arrivato dalla Tribuna Est durante i festeggiamenti per il secondo gol laziale.
Per tornare al Lecce, nonostante la sconfitta, Giampaolo ha diversi motivi per sorridere. Sia pure con tante assenze e in una situazione particolare durante la partita, la squadra ha dato risposte che oggi convincono. Anche il pubblico che qualche settimana fa bocciava la squadra sul campo e l’operato della dirigenza sul mercato. Non si può dire che Giampaolo abbia meno problemi del suo predecessore quanto ad assenze, anzi, ma ha saputo dare un nome e soprattutto un ruolo a calciatori prima “non qualificati” dal suo predecessore. Basti pensare a Jean, oggi titolare, grazie pure alla defezione di Gaspar. O a Morente, le cui qualità sembra stiano finalmente venendo fuori, anche a suon di gol, due in una settimana. E poi Pierotti, il quale pare finalmente instradato in un campionato spesso difficile da approcciare.
Ora il Como, avversario lunedì prossimo. Il tecnico giallorosso lo studierà in tv, questa sera.