Attualità

Lavori infiniti alla stazione ferroviaria di Lecce. E il Comune lancia un aut-aut all’impresa

LECCE – Una storia infinita nella quale non si riesce a intravedere la luce. I lavori davanti al piazzale della stazione ferroviaria di Lecce proseguono, lentamente e senza tanti squilli, ma appaiono interminabili. Un incedere dovuto, vieppiù, all’impiego di appena tre unità della ditta campana che si è aggiudicata l’appalto che lavorano dalla mattina inoltrata del lunedì fino al primo pomeriggio di venerdì: meno di cinque giorni, dunque, in totale. Di questo passo riuscire a consegnare i lavori in tempi celeri diventa un’impresa, se non una chimera. A Palazzo Carafa sono su tutte le furie per questi ritardi, già accumulati nel periodo estivo quando i lavori vennero sospesi per un paio di mesi buoni, per poi riprendere a metà del mese di ottobre. C’è chi ha lanciato un ultimatum: i lavori devono terminare entro il 31 gennaio 2025. In caso contrario verranno adottati tutti gli opportuni provvedimenti previsti dalle normative in vigore.

Appare impossibile, tuttavia, rispettare questo aut-aut. Guardate queste immagini e giudicate voi. Risale invece allo scorso 26 luglio il completamento dei lavori nel piazzale della stazione ferroviaria dopo l’intervento di rifacimento della pavimentazione, della sistemazione del verde e di altre strutture. Il nuovo progetto prevede invece la sistemazione dell’area di carico e scarico, la creazione di un percorso pedonale, l’eliminazione del chiosco sul marciapiede, il riposizionamento della struttura per il bike sharing. L’idea dell’Amministrazione è quella di attrezzare un info point che possa diventare un presidio di sicurezza anche con l’installazione di due telecamere. Per il secondo intervento di riqualificazione, tuttavia, occorre attendere. Ma la pazienza di quanti si recano in stazione per prendere un treno e – soprattutto – di chi ci lavora, a cominciare dai tassisti – non è infinita.

Questa è la situazione registrata nella mattina del 19 dicembre. Un caos indescrivibile tra auto in fila, e alcune che addirittura decidono di svoltare a sinistra in contromano per tornare su viale Oronzo Quarta, corsie riservate ai taxi e ai diversamente abili occupate da automobilisti arroganti e prevaricatori. Un giorno sì e un giorno no si sfiora una rissa proprio per via dell’indisciplina e della maleducazione di chi è a caccia di grane.

E il peggio, ahimé, deve ancora arrivare. Una valanga di turisti e studenti piomberanno in città a partire da questo fine settimana. Si salvi chi può.

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