La Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Lecce ha annullato un sollecito e un’ingiunzione di
pagamento per oltre 3mila euro emessi per conto del Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi. Le sentenze riguardano contributi consortili relativi agli anni 2015 e 2018. I giudici hanno accolto le eccezioni sollevate dall’avvocato Luigi Martino, difensore del contribuente, che aveva evidenziato l’illegittimità delle imposizioni per mancanza di opere relative all’utilità diretta e specifica agli immobili tassati. In particolare, le sentenze hanno ribadito il principio, già espresso dalla Corte di Cassazione e dalla Corte Costituzionale, secondo cui il beneficio per il contribuente deve essere concreto e non meramente astratto, fondandosi su interventi reali che migliorino l’immobile. “Queste sentenze ribadiscono che ‘chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento’,” ha commentato l’avvocato Martino. L’auspicio del legale è che tali pronunce inducano il Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi a sospendere l’invio di ulteriori solleciti di pagamento. “È necessario garantire che ogni richiesta sia supportata da un’effettiva utilità per i fondi interessati”, ha concluso Martino.
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