BRINDISI – In città si sta discutendo sulla possibilità di aumentare la tassa di soggiorno nel 2025, così come previsto dalla recente normativa. La proposta ha suscitato diverse reazioni tra gli operatori turistici e le autorità locali. La tassa di soggiorno, introdotta su base volontaria dai Comuni, varia attualmente tra 1 e 10 euro a notte, a seconda della tipologia di struttura ricettiva e dell’affluenza turistica.
In occasione del Giubileo del 2025, i comuni capoluogo di provincia, come Brindisi, possono incrementare l’ammontare dell’imposta fino a 2 euro per notte di soggiorno. Tuttavia, l’utilizzo delle risorse derivanti da questa tassa è stato oggetto di polemiche. La Corte dei Conti pugliese ha ribadito che l’imposta deve finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione e recupero dei beni culturali e ambientali.
Il PRI di Brindisi ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto periodico tra l’amministrazione comunale e gli stakeholder turistici per discutere l’impiego dei fondi e proporre iniziative che riflettano le esigenze degli operatori locali e dei turisti. Questa proposta potrebbe garantire che le risorse siano utilizzate in modo trasparente ed efficace per migliorare l’attrattività turistica della città.
