Un sentimento non corrisposto e il desiderio di conquistare a tutti i costi il cuore di un parroco si sono trasformati in un incubo giudiziario per una donna di 53 anni, dell’hinterland di Tricase. La parrocchiana, invaghitasi di un sacerdote più giovane di lei di 12 anni, è finita sotto processo con l’accusa di molestie. A disporre il rinvio a giudizio è stato il giudice monocratico del tribunale di Lecce, Chiara Panico, al termine dell’udienza predibattimentale. L’istruttoria avrà inizio il prossimo 1° aprile davanti al giudice Luca Scuzzarella.
La vicenda, cominciata nel 2022, si è protratta per mesi. Secondo quanto raccontato dal parroco, la donna, non appartenente alla sua comunità parrocchiale, avrebbe messo in atto comportamenti sempre più insistenti, sfociati in episodi pubblici durante le celebrazioni religiose. Non contenta, si sarebbe presentata ripetutamente davanti alla canonica, cercato più volte di incontrare il prete, che poi, arrivato allo stremo, ha deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri per tutelare la propria sicurezza e prevenire ulteriori pettegolezzi all’interno della comunità.
Una necessità quella di rivolgersi alle forze dell’ordine, per cercare di fermare le “manifestazioni esagerate” della donna. Nonostante il rinvio a giudizio, il sacerdote potrebbe scegliere di non costituirsi parte civile, affermando che la sua priorità è garantire serenità e protezione alla comunità parrocchiale. Nel frattempo, la donna, assistita dall’avvocato Mario Stefanizzi, sembra aver interrotto le molestie.
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