In un momento storico in cui la violenza sulle Donne sta assumendo dimensioni preoccupanti, il cortometraggio di Eugenio Pranzo, regista neretino, “The Bright Sunrise of That Day” , narra la storia di una giovane scrittrice che lotta per trovare la propria voce in un mondo dominato dalla paura e dalla violenza.
La protagonista, interpretata da Elisa Miglietta, sogna di scrivere un libro, con la sua unica compagna fedele, una vecchia macchina da scrivere, simbolo di un’epoca in cui le parole avevano il potere di cambiare il mondo. Tuttavia, la sua vita, oscurata da una relazione tossica con un ragazzo possessivo e violento, ristagna in un clima di oppressione e terrore.
Una frase emblematica della scrittrice “La vita è come una macchina da scrivere, bella e affascinante, quanto rumorosa” rappresenta perfettamente il contrasto tra la bellezza della vita e il rumore assordante della violenza che impedisce di esprimere la propria autenticità in un contesto di profonda intimidazione. Un quadro che mette in luce le sfide quotidiane affrontate da molte donne vittime di violenza, evidenziando al contempo la loro straordinaria resilienza e forza interiore.
Un messaggio forte e chiaro che Pranzo ha voluto trasmettere per far comprendere la complessità nonché l’oscurità di tale fenomeno, invitando a riflettere sull’importanza di riconoscere e combattere ogni forma di violenza, sia essa fisica, sessuale, psicologica o sociale.
