Controlli sempre più stringenti nel capo di Leuca ed in particolar modo nel territorio di Taurisano dove da inizio anno si sono registrati sette episodi incendiari di autovetture, e in tutti i casi gli investigatori sembrano aver accertato la matrice dolosa. A gennaio, poi, due rapinatori fecero irruzione nello studio di un commercialista, portando via soldi e auto, mentre qualche settimana prima ignoti forzarono la porta d’ingresso dell’ufficio anagrafe, riuscendo a portar via dei soldi. Tra gli episodi di microcriminalità a Taurisano, le lapidi danneggiate nel cimitero, i cassonetti dell’immondizia sfasciati, un presepe distrutto e una bomba carta fatta esplodere nei pressi dell’anfiteatro comunale. E poi, anche una challenge sventata dai poliziotti con tre minorenni indagati per aver tentato di posizionare del nastro adesivo da un’estremità all’altra di un incrocio, con l’intento, probabilmente, di provocare un incidente e riprenderlo con il cellulare. Nelle scorse settimane fece scalpore la notizia di un cane seviziato fino alla morte e abbandonato per strada. Nella loro attività di indagine i poliziotti del commissariato di Taurisano hanno individuato e denunciato l’autore di uno degli episodi incendiari avvenuto nel maggio scorso. Si tratta di un uomo della zona, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, contro la persona e spaccio di sostanze stupefacenti.
Non a caso Taurisano è il primo comune della provincia nell’indice di vulnerabilità sociale e materiale, mentre in tutta la regione è secondo dopo Cerignola, come riportato nella tabella Istat pubblicata in un bollettino della Regione Puglia. Intanto sul territorio proseguono i controlli congiunti tra polizia, polizia locale e guardia di finanza in molti comuni del Salento. Un servizio straordinario “ad alto impatto”, disposto dal questore Vincenzo Massimo Modeo, che proprio a Taurisano a portato all’arresto di due giovani per detenzione di droga ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Ma gli occhi sono puntati anche su altri episodi e sulle indagini vige il massimo riserbo delle forze dell’ordine.
