TARANTO – Il Taranto si prepara alla sfida contro la capolista Benevento con la mente focalizzata sull’obiettivo, nonostante l’incertezza che aleggia attorno al futuro della dirigenza e all’organizzazione della squadra. In attesa di conoscere le scelte di Apex riguardo al nuovo assetto dirigenziale, la squadra lavora in silenzio, mettendo ogni energia nella preparazione per il prossimo impegno, una delle sfide più difficili della stagione.
Lo stadio Iacovone, che per tanti rappresenta il cuore pulsante della città, ospiterà sabato pomeriggio il Benevento, pronto a fare il suo ingresso quasi al completo. Gaetano Auteri ha recuperato tre pedine fondamentali: Acampora e Ferrara, ormai pronti a tornare in campo dopo i problemi fisici che li hanno tenuti fuori gioco, e Perlingieri, che arriva da una prestazione brillante con l’Under-20 italiana nel torneo “Otto Nazioni”. Per entrambi i primi, gli esami strumentali hanno escluso lesioni e sono pronti a dare il massimo contro i rossoblù. Per Perlingieri, invece, dopo l’impegno con la nazionale, potrebbe essere preferito un allenamento personalizzato, ma la sua presenza resta comunque sicura.
Il Benevento, con i suoi 30 punti in testa al girone C, si prepara a consolidare la propria leadership, desideroso di imprimere il proprio passo verso la Serie B, un traguardo che brucia nel cuore del Sannio. Ogni sfida è una tappa verso il sogno, e quella di sabato non farà eccezione: il Benevento arriva con la fame di chi vuole rimanere sulla vetta.
Nel frattempo, in casa Taranto, Michele Cazzarò, che con la capolista dovrà fare a meno dello squalificato Mastromonaco, continua a dirigere gli allenamenti con la dedizione di chi sa che il suo tempo alla guida della prima squadra potrebbe essere ormai agli sgoccioli. L’allenatore, consapevole della sua posizione precaria, non si fa illusioni: la sua avventura potrebbe finire in qualsiasi momento, tornando così alla guida della Primavera. Le sue parole, espresse in conferenza stampa prima della partita con la Cavese, risuonano come una dichiarazione di realtà: “Sono entrato dalla porta secondaria e sono pronto a uscire da dove sono entrato”. Un addio, in fin dei conti, che potrebbe arrivare in punta di piedi, quasi con la stessa discrezione con cui si è presentato.
A rendere ancora più speciale questo incontro ci sarà un motivo in più: per il Taranto sarà l’ultima partita nello stadio Iacovone, simbolo di un’era che si prepara a essere riscritta. Lo storico impianto, costruito negli anni ’80, sarà completamente rinnovato, segnando la fine di un ciclo e l’inizio di una nuova fase per il club. Un cambiamento che, come una rifinitura prima di una grande opera, promette di ridisegnare il futuro della squadra e della città.
Il fischio d’inizio è fissato per sabato alle 15:00, e mentre il Benevento sogna la Serie B, il Taranto sogna di chiudere un capitolo con un risultato che lasci il segno. Ogni minuto di questa partita sarà un passo verso il nuovo, tra la nostalgia di un passato che cambia e la speranza di un futuro che, forse, sta per arrivare.