BARI – Spunta un altro tema scivoloso per la maggioranza regionale: la legge sulle aree idonee.
Quando l’iter sembrava ormai terminato, il nuovo vertice di maggioranza ha consegnato in realtà molti dubbi. Anzitutto se bisognerà o meno legiferare entro il 31 dicembre. Il termine, imposto dal governo centrale, dipende dalla decisione che assumerà il Ministero sulla richiesta di proroga arrivata dalle Regioni, tra le quali la Puglia. La questione è questa: la legge nazionale dalla quale dipende poi quella regionale, è stata impugnata dinnanzi al Consiglio di Stato. Sulla questione si pronuncerà a febbraio il Tar; da questa legge e – da un eventuale successivo appello al Consiglio di Stato – dipende tutto l’impianto normativo che fa da base per le leggi regionali. Di qui la richiesta delle Regioni: aspettare la sentenza e capire in che direzione si andrà.
Se il Ministero dovesse accogliere la richiesta, il problema sarebbe per ora spostato temporalmente in avanti di mesi. Se, invece, non dovesse essere concessa la proroga, bisognerà correre. Con un salto ad ostacoli affatto semplice. Perché le audizioni hanno lasciato una serie di temi complessi da gestire. Il primo: le aree colpite dalla xylella. I produttori di energia chiedono di inserire tra le aree idonee anche quelle. I consiglieri del Salento, però, non sono d’accordo perché l’obiettivo per quelle aree non può essere una distesa di pannelli ma la rigenerazione ambientale e agricola. Secondo tema: la fase transitoria. I portatori d’interesse chiedono che le autorizzazioni già presentate siano esenti dalle nuove leggi. La legge pugliese, invece, no: perché pendono 92 GW di richieste già presentate. Così come pensata ne sopravviverebbero – perché già in possesso di VIA – solo 3 GW. Di qui il braccio di ferro. Il terzo tema sono gli ambientalisti e i Comuni, contrari alla nuova norma. Di qui il dilemma: approdare in aula con la loro contrarietà o procedere spiegando che se non legifera la Regione, il Governo commissarierà e si procederà d’ufficio? A complicare le cose è stata l’assenza al vertice del governatore e, quindi, una indicazione politica su come procedere. Si vedrà. Intanto il Consiglio tornerà a riunirsi il 26 novembre per il question time e il 29 novembre per approvare, anche in questo caso al fotofinish, la manovra di assestamento di bilancio.