BRINDISI – Il Brindisi affronta una nuova sfida, figlia di un passato che continua a chiedere il conto. Ieri, il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto al club un’ulteriore penalizzazione di due punti in classifica, collegata a vecchi inadempimenti della precedente gestione. Un’ombra che, ancora una volta, si allunga sul presente biancazzurro, rendendo più arduo un cammino già in salita.
La classifica parla chiaro: con i 14 punti di penalizzazione, il Brindisi scivola a -5, una condizione che non solo complica l’obiettivo salvezza, ma mina anche il morale di una squadra che sta lottando con tutte le sue forze. È vero che i risultati sul campo, con 9 punti in 12 partite, non sarebbero sufficienti per allontanare la zona playout neanche senza il peso del passato. Ma è altrettanto vero che quella zavorra psicologica del “meno” davanti ai punti ha un impatto devastante.

Nonostante la sanzione, il presidente Giuseppe Roma ha ricevuto solo un’ammonizione con diffida, confermando la sua estraneità alle irregolarità che hanno portato alla penalizzazione. La società, ora, sta valutando un possibile ricorso per tentare di ridurre il fardello in classifica e guardare con più fiducia al futuro.
La squadra, guidata da Nicola Ragno, non è sola in questa battaglia. Lo sa la dirigenza, che punta sulla compattezza dell’ambiente. Lo sanno i tifosi, quegli irriducibili che non smettono di sostenere i colori biancazzurri, anche nei momenti più bui. La salvezza è un traguardo che oggi sembra una montagna da scalare, ma è in questi momenti che si misura la vera grandezza di un club e della sua gente.
Non è solo una battaglia per i punti o per restare in categoria. È una lotta per dimostrare che il Brindisi è più forte delle difficoltà, che questi colori meritano una nuova pagina, finalmente libera dal peso del passato.