La direzione di Puglia Popolare ha recentemente sollevato una questione cruciale riguardo alla TARI (tassa sui rifiuti) nella città di Brindisi. Rivolgendosi al Sindaco, hanno sottolineato che senza affrontare preliminarmente la questione degli impianti di trattamento dei rifiuti, il costo a carico dei cittadini e del Comune rimarrà sempre elevato.
Nel territorio di Brindisi esistono diversi impianti di trattamento dei rifiuti, tra cui impianti di Cdr, compost e frantumazione di inerti, oltre alla discarica di Autigno, che risultano chiusi da oltre otto anni per varie vicende, anche giudiziarie. Nonostante i tentativi delle amministrazioni locali di evidenziare alla Regione Puglia la possibilità di rimetterli in uso, non si sono ottenuti risultati concreti.
Puglia Popolare ha richiesto un’azione forte da parte del Sindaco presso la Regione Puglia e l’Ager, magari con il contributo di soggetti privati per un project financing del settore. L’obiettivo è essere inseriti nel circuito dei finanziamenti stanziati per il ripristino e l’utilizzo degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani.
Secondo la direzione di Puglia Popolare, un intervento deciso, unitamente all’impegno per una buona raccolta differenziata e nella lotta all’evasione, potrebbe portare nei prossimi anni a una riduzione significativa della tassa sui rifiuti e a servizi più efficienti per la città. Questo approccio integrato è visto come essenziale per affrontare il problema dei costi elevati della Tari e migliorare la gestione dei rifiuti a Brindisi.
