Ferruccio De Salvatore, di origini leccesi e napoletane, magistrato dal 1981, negli ultimi otto anni ha diretto la Procura per i Minorenni di Bari. Una carriera lunga e impegnativa, dai primi anni nell’antiterrorismo in Piemonte alle investigazioni contro i reati ambientali, e poi vent’anni come procuratore per i minorenni a Lecce, prima di approdare a Bari per dirigere la Procura che ha competenza anche sulle province di Foggia e BAT.
“Domani sarà il mio ultimo giorno di servizio qui a Bari – è il bilancio che traccia nell’intervista a Telerama – e posso dire che sono stati otto anni che mi hanno arricchito profondamente, dal punto di vista professionale e anche umano”.
I ragazzi vanno seguiti con attenzione e cura, questo il monito del procuratore alle famiglie: “I ragazzi purtroppo sono sempre più soli, i genitori non hanno le competenze necessarie per star loro vicini e consigliarli adeguatamente, e oltretutto hanno sempre meno tempo da dedicare loro. Io dico che forse ci vorrebbe una sorta di scuola della genitorialità”.
A proposito delle challenge, le sfide in Rete che vedono protagonisti e spesso vittime i minori, De Salvatore parla di “un gioco che purtroppo è degenerato, amplificato dalla risonanza di Internet”.
Ma, riguardo all’ultimo caso di cronaca di Molfetta, del ragazzo che avrebbe dovuto attraversare i binari al passaggio del treno per sfida, e che sarebbe stato fermato dalla madre, il procuratore dice che “non ci sono risultanze dagli accertamenti fatti tramite carabinieri e servizi sociali”.
Infine, una riflessione sul ruolo del magistrato che ha ricoperto per oltre quarant’anni: “Io credo che il compito del magistrato sia cercare di fare al meglio il nostro lavoro con professionalità, equilibrio e umanità, avendo come stella polare la Costituzione”.