Per troppo tempo il litorale nord di Brindisi, soprattutto durante la stagione invernale, si trasformava in una discarica a cielo aperto, a partire dal materiale di risulta e, in particolare, da quantità enormi di amianto.
Poi, nel 2013, l’Amministrazione Comunale dell’epoca riuscì ad intercettare un finanziamento pubblico e quindi si procedette innanzitutto con la bonifica dall’amianto e con la rimozione di tonnellate di macerie edilizie per poi realizzare un parco in piena regola, affacciato su uno dei punti più suggestivi del litorale.
A luglio del 2014, pertanto, fu inaugurato il Parco di Punta del Serrone, un gioiello che aveva dato avvio ad una riqualificazione di tutto il litorale, in attesa dell’approvazione degli strumenti urbanistici, a partire proprio dal piano della costa.
Sta di fatto, però, che con il passare degli anni quel parco è stato sostanzialmente lasciato in una condizione di abbandono. La macchia mediterranea è stata devastata dalle auto che entrano abusivamente nel parco ed anche da qualche principio di incendio, mentre più di recente è in atto uno smontaggio sistematico delle pensiline panoramiche in legno marino. I ladri entrano indisturbati, nonostante nel parco esista un impianto di video sorveglianza. Allo stato attuale, però, non è ben chiaro se qualcuno, a Palazzo di Città, si sia preoccupato di denunciare questi furti e soprattutto non è chiaro se quella telecamere, collegate alla sala operativa della polizia locale, siano funzionanti.
Insomma, un lassismo che rappresenta il migliore alleato per ladri e teppisti, mentre i tantissimi cittadini che frequentano il parco per passeggiare o per svolgere attività fisica rischiano di perdere un luogo bellissimo che rappresenta ancora oggi un biglietto da visita per la città.
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