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Fondi regionali per Natale e Capodanno: è polemica

Se per la notte di San Silvestro barese la Regione ci pensa generosamente per tempo, per Lecce, invece, non solo non ci sono i fondi per il Capodanno, ma si attendono ancora quelli di Sant’Oronzo. A suonare il campanello d’allarme è il consigliere regionale Paolo Pagliaro, condividendo tra l’altro l’amarezza già espressa dal sindaco Adriana Poli Bortone e invocando uguale trattamento per TUTTI i capoluoghi di regione.

A replicare è l’assessore regionale Alessandro Delli Noci: “la Regione Puglia -dice- attualmente non dispone di fondi per queste attività, perché da due anni il Governo centrale non sblocca le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione che spettano alla Puglia e non si riesce a sostenere non il Comune di Lecce ma l’intero settore della cultura, del turismo e del cinema”.

“L’assessore Delli Noci – replica Saverio Congedo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Finanze – è in evidente confusione, perché per la carica che ricopre dovrebbe sapere che il fondo di Sviluppo e coesione non serve per finanziare le manifestazioni, come il Natale e il Capodanno, ma risorse da destinare per investimenti alle infrastrutture e alla crescita del territorio. Proprio questo tentativo dimostra come il governo regionale pensa di fare un uso distorto del fondo a fini clientelari”.

Sulla stessa linea anche il consigliere regionale Paolo Pagliaro che definisce una colossale “mistificazione” dell’assessore a proposito dei Fondi di Coesione. “Le feste di piazza, gli eventi e le luminarie non si pagano con quelle risorse, che servono, invece, per lo sviluppo del territorio. Cosa che il Governo nazionale ha ribadito a più riprese, bacchettando la Regione. E Delli Noci lo sa bene, ma “mente sapendo di mentire”.
Il Capodanno in piazza barese trasmesso in diretta tv con il lauto contributo della Regione, – continua Pagliaro – è un esempio lampante che i soldi si trovano anche senza bandi quando c’è da mettere in luce Bari. Sempre e solo Bari, mentre per gli altri capoluoghi, in particolare salentini, non c’è un euro”.

Infatti, lo scorso anno per il capodanno in piazza a Bari PugliaPromozione stanziò ben 150mila euro al Comune.

“L’elenco di manifestazioni, iniziative e politiche squilibrate a tutto vantaggio di Bari è lungo. Ferrovie sgangherate, infrastrutture carenti e antiquate (come la 4 corsie Lecce-Taranto che la Regione ritiene superflua), agricoltura in ginocchio (di cui ci si accorge solo ora che la xylella è arrivata alle porte di Bari), Aeroporto del Salento con i suoi pochi voli, sanità pubblica smantellata, case popolari che cadono a pezzi, consorzi ASI da riformare, anni di ritardo nel bando per la gestione delle Terme di Santa Cesarea, e su tanto ancora l’assessore Delli Noci non ha mai risposto. Ora all’improvviso si sveglia e insorge. Accade, evidentemente, perché abbiamo toccano un nervo scoperto e sbugiardato politiche regionali fallimentari. Delli Noci lo avremmo voluto vicino in Consiglio regionale in tante nostre battaglie per il Salento, ma è sempre stato latitante. Adesso invece scatta, ma non in difesa di Lecce. Sappiamo tutti che, quando c’è la volontà politica, le cose si fanno. Si tratta solo di stabilire quando conviene: il vostro impegno sembra emergere solo – incalza, rispedendo le accuse al mittente – quando serve a costruire consenso.
Vorrei ricordare all’assessore – conclude Pagliaro – che la nostra legge sulla fondazione Tito Schipa, approvata a luglio 2022, è ancora ferma nonostante i fondi stanziati, mentre la Fondazione Petruzzelli di Bari risucchia milioni di euro”.

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