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La parodontite , una volta conosciuta come Piorrea, è una malattia dovuta ad accumulo di batteri sotto forma di placca e tartaro, ed è una delle principali cause di perdita dei denti.
Curarla vuol dire non solo aumentare la possibilità di mantenere i nostri denti in bocca, ma anche migliorare la nostra salute a livello sistemico.
Ne parliamo con Eugenio Longo, titolare dell’ISTITUTO ODONTOSTOMATOLOGICO DEL SALENTO.
DOTTORE , COME SI SVILUPPA PARADONTITE E QUANTO E’ DIFFUSA?
La parodontite è una malattia infiammatoria che ha come causa principale l’accumulo di batteri intorno ai nostri denti.
Quando questi batteri non vengono rimossi accuratamente e quotidianamente spesso tendono ad accumularsi lungo la radice dei nostri denti, spesso al di sotto dei tessuti gengivali, creando le condizioni per la distruzione dei tessuti che mantengono i nostri denti in bocca, particolarmente osso e gengiva.
Questo meccanismo di compromissione è spesso privo di dolore , e di frequente il paziente se ne rende conto quando il dente si allunga, cambia di posizione , si muove , quindi in molte fasi terminali del suo sviluppo.
Colpisce quasi 2 italiani su 3 e nelle sue forme gravi l’11% della popolazione.
Attualmente è praticamente la quinta malattia non trasmissibile più diffusa al mondo.
COSA COMPORTA NON TRATTARE QUESTA MALATTIA?
Le sequele sono molteplici. Comunemente si pensa che la conseguenza peggiore sia la perdita dei denti. E’ sicuramente il fattore di maggiore impatto estetico, masticatorio e sociale per i nostri pazienti.
Ma oggi sappiamo bene che non trattare la parodontite espone i nostri pazienti a problemi di natura cardiovascolare , ormonale, può creare seri problemi nelle donne in gravidanza e le ultime evidenze la collegano ad una maggiore prevalenza di problemi cognitivo-cerebrali e malattie della pelle come la psoriasi.
Inoltre le conseguenze di una mancata diagnosi o trattamento ha dei risvolti economici molto importanti per i nostri pazienti.
IN CHE MODO L’ ASPETTO ECONOMICO E’ COSI’ INTERESSATO?
Bisogna considerare due aspetti fondamentali:
Il PRIMO è che sostituire uno, due o più denti in questi pazienti con degli impianti ( perché molti dei nostri pazienti oggi desiderano avere denti fissi ) ha dei costi molto superiori ai percorsi terapeutici soprattutto negli step iniziali del trattamento della parodontite.
Il SECONDO è che inserire impianti in una bocca in cui è presente una parodontite non trattata aumenta moltissimo il rischio che la stessa cosa si trasferisca sugli stessi impianti ( PERI-IMPLANTITE);
Curare la periimplantite oggi è complesso , costoso, e quando siamo costretti a rimuovere l’impianto compromesso e a doverlo sostituire con un nuovo le terapie hanno costi e invasività estremamente più elevati rispetto alle cure per tenersi i denti o allo stesso inserimento convenzionale dell’impianto.
E’ importante ricordare che NON SI DOVREBBERO MAI INSERIRE IMPIANTI IN PAZIENTI CON PARODONTITE NON TRATTATA!
DA QUELLO CHE RACCONTA SEMBRA VENGA SCELTA DI FREQUENTE LA SOSTITUZIONE PIU’ DELLA CURA DEL DENTE?
Diciamo che curare la parodontite e ridare estetica a questi pazienti ha dei percorsi di cura più lunghi, che prevedono una partecipazione diretta del paziente molto più coinvolgente , ma anche un livello di preparazione del dentista molto più strutturato.
Per questo , soprattutto in alcune realtà come le cliniche low cost o nelle strutture che fanno capo al turismo dentale, i denti dei nostri pazienti vengono estratti frettolosamente per essere sostituiti con degli impianti.
Questo è sicuramente un modus operandi più rapido e redditizio per la clinica, certamente il meno adatto ed etico per il paziente.
La parodontite si cura da decenni , e oggi abbiamo a disposizione molteplici strategie per mantenere in salute la dentatura dei nostri pazienti e , perché no , anche il loro portafoglio.