Associazione mafiosa armata, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, turbativa d’asta e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Sono i reati contestati, a vario titolo, a 11 condannati in via definitiva e condotti in carcere dai carabinieri di Bari. Dieci sono altamurani, uno è originario di Andria ma residente a Corato. Nei confronti di una persona l’ordine di carcerazione è stato sospeso. Le pene vanno da 2 a 11 anni di reclusione. La condanna più pesante, a 11 anni, per il 26enne Giuseppe Dileo.
I fatti risalgono al periodo tra il 2018 e il 2019. Gli 11 ordini di carcerazione si riferiscono all’inchiesta Logos della Dda di Bari, che a novembre 2021 portò a 24 arresti ad Altamura e svelò il ruolo egemone in città del clan Loiudice, legato prima al clan Parisi-Palermiti e poi al clan Capriati di Bari. Secondo gli inquirenti, i Loiudice gestivano “in regime di monopolio” lo spaccio di cocaina, hashish e marijuana ad Altamura e, in alcuni casi, impedirono il regolare svolgimento di alcune gare “esercitando violenza o minaccia nei confronti degli altri partecipanti al fine di scoraggiarli”.
Nel corso delle indagini sono stati confiscati ai clan beni per 150mila euro e sequestrati contanti per oltre 162mila euro.