TARANTO – Non è semplice scendere in campo e dare il massimo senza l’ombra di un centesimo ricevuto, non è semplice allenarsi senza quel bonifico che comunque ti dà la forza per pensare positivo. In Serie C gli stipendi non sono come in Serie A e, in molti casi, può pesare tantissimo non ricevere ciò che è stato pattuito.
Indipendentemente dal vento dell’ottimismo che sta soffiando con l’arrivo di Apex Capital Global, con Mark Campbell che sta rassicurando tutti, e dal closing che dovrebbe avvenire a breve, non è cambiato nulla. Rimangono tanti dubbi e incertezze, a cominciare dalla classifica, che vede gli ionici sulla casella dei 6 punti, ma che potrebbe scendere a zero con l’arrivo delle penalizzazioni a causa dei mancati pagamenti degli stipendi.
In tutto questo è veramente difficile pensare solo al calcio giocato in una città ferita dagli eventi e che ha visto, in poche settimane, sfaldarsi tutte le certezze, con la fuga di calciatori e tecnico. Poi l’avvento di Lucchesi e Gautieri, la costruzione della rosa in pochi giorni, e adesso non c’è più nemmeno Lucchesi, né un dirigente ufficiale accanto alla squadra. Tutto è caos.
Intanto Gautieri deve pensare alla migliore formazione da mandare in campo.
Domenica, alle ore 15:00, allo Iacovone arriva la Turris, che guarda il Taranto dall’alto degli 11 punti. Sarà una gara molto ostica per i rossoblù, che hanno bisogno di punti vitali.
La gara sarà arbitrata da Edoardo Gianquinto di Parma, assistito da Matteo Cardona di Catania e Lorenzo Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto. Quarto ufficiale Domenico Petraglione di Termoli.
E c’è tanta curiosità per capire come risponderà la tifoseria, in quanti accorreranno allo stadio per incitare la squadra. Tutto è avvolto nell’incertezza.