Truffa da 52 milioni di euro ai danni dello Stato, messa a segno utilizzando illecitamente i bonus edilizi (facciate, ristrutturazione e sisma) per lavori mai eseguiti o relativi ad immobili inesistenti. L’hanno scoperta i finanzieri del comando provinciale di Barletta, che indagano su 14 persone accusate di indebita percezione di erogazioni pubbliche. I finanzieri hanno anche sequestrato beni per lo stesso valore della presunta truffa. Si tratta, in particolare, di crediti d’imposta conservati nel cassetto fiscale di soggetti economici per un importo superiore a 15 milioni di euro, beni immobili, partecipazioni societarie, sette auto e altrettante moto, un orologio di lusso e il saldo di 59 conti correnti intestati agli indagati.
Le indagini, coordinate dalla procura di Trani, hanno riguardato società con sedi a Milano, Molfetta e Cerignola. È emerso che una società di Barletta, non solo avrebbe “ceduto crediti fittizi per lavori edili e investimenti mai sostenuti su immobili totalmente inesistenti, nei confronti di otto società risultate in alcuni casi appena costituite, in altri qualificate come evasori totali”, ma avrebbe anche “acquistato da sei persone fisiche crediti d’imposta come primo cessionario, per un importo complessivo di oltre 52 milioni di euro”.
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