No alla realizzazione di un impianto per la produzione di biometano in località Cafore, appena fuori il centro abitato di Surbo. Lo hanno ribadito con forza i consiglieri di opposizione Filomena D’antini, Martina Gentile e Giuseppe Maroccia nel corso di un incontro che si è svolto nelle scorse ore davanti a Palazzo di città, dopo il divieto di utilizzare l’aula consiliare arrivato dal presidente del Consiglio.
I consiglieri chiedono che il sindaco convochi urgentemente un consiglio comunale monotematico alla presenza delle istituzioni.
Ed un no arriva anche dalle segreterie del Partito democratico di Lecce, Surbo e Trepuzzi, riunitesi per affrontare la delicata questione. “Esprimiamo profonda preoccupazione per la realizzazione di un impianto di biometano in località Cafore, vicinissimo alla pregiatissima struttura dell’Abbazia di Cerrate”, si legge in una nota congiunta. Ad allarmarci principalmente sono due fattori: il primo, di carattere ambientale, riguarda la scelta della localizzazione in una zona già stressata nel corso degli anni dalla presenza di impianti di diversa natura, Il secondo fattore riguarda le ricadute negative che un tale ipotetico impianto avrebbe su importanti strutture turistico-ricettive ed eno-gastronomiche”.
