LECCE – La partenza di questa stagione, tuttavia, non è stata la peggiore nei diciotto campionati disputati finora dal Lecce in Serie A anche se adesso dal campo arrivano segnali molto preoccupanti.
Da quando vengono assegnati i tre punti per la vittoria, l’avvio peggiore, considerando le prime otto giornate, è stato nelle stagioni 2005-2006 e 2011-2012.
Considerando, invece, tutti i 19 campionati di Serie A quello peggiore è stato nel 1993-’94 (quando si assegnavano ancora due punti per la vittoria).
Nella stagione 1985-1986, primo campionato in assoluto in Serie A per il Lecce, la compagine giallorossa allenata da Eugenio Fascetti raccolse solo tre punti con 5 gol all’attivo e 12 subiti. A fine stagione fu retrocessione.
Nel 1988, campionato a 18 squadre e due punti per la vittoria, il Lecce conquista 5 punti nelle prime otto giornate e con 6 reti all’attivo e 10 al passivo.
Nella stagione successiva i punti dopo otto giornate erano nove, i gol fatti sette e quelli subiti otto.
Quasi uguale a quella di oggi la situazione che si palesava nel campionato 1990-’91: la squadra leccese dopo otto turni aveva cinque punti, aveva fatto soltanto quattro gol e ne aveva incassati undici.
La stagione peggiore di tutte fu nel 1993-’94: la squadra allenata da Nedo Sonetti (fu esonerato all’undicesima giornata) raccolse il primo punto in campionato nel sesto turno. I gol in otto partite furono quattro, quelli subiti undici.
Nel campionato 97-98 i punti furono 6 dopo otto giornate; nel 99-2000 (era già iniziata l’era Corvino) erano otto come nel 2000-2001 e nove nel 2001-2002. Nel campionato 2003-2004 nelle prime otto partite furono raccolti 8 punti con 9 reti fatte e 19 subite.
La partenza migliore è ancora oggi quella della stagione 2004-2005 con Zeman in panchina. Nelle prime sette giornate i punti conquistati furono 15. I gol fatti 19, quelli subiti 10. A fine stagione non solo il Lecce si salvò, ma fu la squadra che realizzò più gol dopo la Juventus che si laureò campione d’Italia: i giallorossi segnarono 66 gol, uno in meno dei bianconeri, tre in più del Milan, secondo. Un anno fa il primato della squadra zemaniana ha rischiato di essere eguagliato o superato, ma la compagine di D’Aversa raccolse dodici punti segnando nove gol e subendone dieci. Dopo otto giornate nulla è deciso, è tutto da scrivere. Ma serve un cambio di marcia. Deciso e immediato.
