Si è svolto questa mattina nel carcere di Lecce “Borgo San Nicola” l’interrogatorio di garanzia nei confronti di Ubaldo Leo, il 60enne leccese finito in arresto nei giorni scorsi con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio ed estorsione, aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso. Leo ha risposto alle domande del giudice Alcide Maritati, firmatario dell’ordinanza di custodia cautelare, respingendo con fermezza ogni addebito, sostenendo la propria innocenza, spiegando che la sua presenza nei pressi dell’abitazione della vittima, documentata dalle telecamere, è dovuta alla frequentazione di un bar nella zona, dove lavora la sua compagna. Secondo le indagini della polizia, il 60enne avrebbe richiesto 10mila euro ad un imprenditore per permettergli di lavorare a Lecce, per poi dare alle fiamme le sue vetture. Inoltre, Leo ha dichiarato di non poter credere che un caro amico di vecchia data possa averlo accusato ingiustamente. L’avvocato Raffaele Benfatto, difensore di Leo, sta valutando la possibilità di presentare istanza di revoca della misura cautelare nei prossimi giorni.