LECCE – Il tempo stringe per i lavori di ristrutturazione dello stadio Via del Mare di Lecce.
Il primo step dei lavori, finanziato con 11.300.000 euro, prevede l’avvio della gara tra febbraio e marzo 2024. Questo rientra nei tempi e nelle procedure normali e se ne occuperà il Commissario Straordinario. Tuttavia, il secondo step, deciso successivamente su sollecitazione del territorio salentino, del ministro Raffaele Fitto e dell’US Lecce col presidente Saverio Sticchi Damiani, riguarda la copertura dello stadio, per un valore di 25 milioni di euro.
Questo intervento è stato inserito in extremis nel Masterplan e il decreto è arrivato a settembre, ma attualmente non esiste ancora un progetto concreto, solo un Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP).

Al momento, ci sono ancora molti passaggi da completare. Dopo il sopralluogo con i tecnici, il Comune, l’US Lecce e il commissario Massimo Ferrarese, quest’ultimo aveva cercato di affidare direttamente la progettazione a “Sport e Salute”, un’azienda pubblica italiana che gestisce lo sviluppo dello sport in Italia. Tuttavia, questa strada non è stata percorribile poiché “Sport e Salute” ha esaurito il proprio plafond per accordo quadro. Di conseguenza, non è possibile procedere senza una gara d’appalto.
Ora ci sono dei tempi tecnici da rispettare. Si prevede che ci vorrà un mese per concludere i saggi preliminari, poi sarà necessario bandire la gara per la progettazione, che richiederà altri due mesi. La fase di progettazione richiederà circa tre mesi e mezzo. Dopo la verifica e la Conferenza dei Servizi, ci vorranno altri due mesi e mezzo per completare la gara d’appalto. Il vincitore della gara avrà poi bisogno di un mese e mezzo per sviluppare il progetto esecutivo. In sintesi, ci vorrà un anno prima di poter entrare pienamente nella fase operativa.
A fronte della complessità dell’iter, il Comune di Lecce ha deciso di chiedere al Commissario Massimo Ferrarese di essere sollevato dalla responsabilità del progetto.
Ferrarese, se accettasse (si saprà tra qualche giorno, ma dovrebbe accettare) potrebbe ridurre i tempi grazie ai poteri speciali di cui dispone, motivo per cui il Comune di Lecce ha scelto di procedere in questo modo. Si stima che, in questo caso, i tempi per gare e progettazioni potrebbero richiedere circa 8 mesi invece di un anno, comunque un lasso di tempo significativo.
Se i lavori iniziassero a luglio, potrebbero concludersi entro giugno/luglio 2026, riuscendo così a rispettare il termine dei Giochi del Mediterraneo. Una soluzione logica potrebbe essere quella di lavorare su due turni per ridurre i tempi complessivi ed è già stata prevista.
Nonostante ciò, un problema importante riguarda la presenza del pubblico durante i lavori.
Ad esempio, la ristrutturazione della Tribuna Centrale potrebbe essere completata anche con il pubblico presente, ma non sarebbe possibile eseguire contemporaneamente i lavori sulla copertura della Tribuna Est e delle Curve se lo stadio è aperto agli spettatori. In questo caso, bisognerebbe completare un settore alla volta, il che richiederebbe circa 5 o 6 mesi per ciascuna area. In totale, ci vorrebbero circa 18 mesi, andando quindi oltre il termine previsto per i Giochi del Mediterraneo. Basta pensare che per lo stadio di Bergamo, lavorando a spicchi, senza toccare il pubblico, ci hanno impiegato 5 anni.

Una soluzione plausibile sarebbe che Ferrarese prosegua senza interruzioni, sfruttando tutti i poteri speciali, ma realizzando l’opera senza spettatori. Questo pone una domanda basilare: se si volesse mantenere il pubblico al Via del Mare durante i lavori, consapevoli che non tutto verrà completato in tempo per i Giochi del Mediterraneo, Ferrarese deciderà di utilizzare i fondi per completare la copertura dopo i Giochi, regalando così a Lecce e al Salento uno stadio completamente rinnovato?
Nonostante la complessità della situazione, è chiaro che la copertura del Via del Mare, in un modo o nell’altro, dovrà essere realizzata. Il Commissario Ferrarese ha una grande responsabilità.
