LECCE – Non è Beirut. E neanche Gaza City. Siamo a Lecce, piazzale Bologna, nella bistrattata e tristemente invocata zona 167. Sembra uno scenario di guerra, ma – per fortuna – non è così. Più semplicemente è la storia di abbandono e degrado di una delle tante aree periferiche dimenticate della città. Un terreno minato, dove il marciapiede è solo una vecchia idea e nulla più. Malandato e soprattutto devastato in diversi punti. Difficile riuscire a fare di peggio. Un rischio costante per chi decide di avventurarsi su questo piazzale: provare solo a camminare senza inciampare o cadere è un’impresa.
Eppure l’Amministrazione comunale precedente era a conoscenza di questo problema. “E’ dal 2022 che invio segnalazioni a Palazzo Carafa senza aver alcuna risposta”, sottolinea una residente
Le panchine posizionate sul piazzale sono destinate a restare tristemente vuote. Belle da vedere ma arrivarci è un problema. Di fronte, peraltro, ritroviamo un’altra area – più vasta, per giunta – che fa parte sempre di piazzale Bologna. Ma la situazione è diametralmente opposta. Certo, c’è molto da fare anche in questa zona ma almeno il rischio di ritrovarsi gambe all’aria e direttamente in una corsia d’ospedale non esiste.
Questa zona merita rispetto, attenzione e cura. I cittadini di piazzale Bologna ci mettono il cuore, ma a volte non basta.