LECCE – Un calendario non certo benevolo per il Nardò Basket, ma prima o poi tutte le squadre devono essere affrontate. La squadra salentina ha perso le prime tre partite della nuova stagione, due delle quali davanti al proprio pubblico, che, forte degli oltre 600 abbonati, ha riempito gli spalti del Pala San Giuseppe.
Tre sconfitte nette, che non lasciano alibi, e sono figlie di un piano di gioco che non sta portando i risultati sperati. Queste battute d’arresto hanno messo in luce i limiti di una squadra che deve voltare pagina. Ora è necessario lavorare sulle numerose criticità emerse in queste prime tre gare.
L’ultima sconfitta, in ordine di tempo, è arrivata contro Cremona, che ha approfittato degli errori del Nardò per prendere il largo. Il punteggio finale è eloquente: 72 a 97.
Al termine della gara, coach Luca Dalmonte ha parlato con chiarezza, assumendosi le sue responsabilità e indicando la necessità di un cambiamento:
“Se fino a oggi abbiamo gestito certe situazioni in un modo, adesso è il momento di cambiare approccio. Quello che abbiamo fatto finora ci sta portando in una direzione sbagliata, quindi dobbiamo modificare il nostro metodo di lavoro e, probabilmente, anche qualche altra cosa.
Resto dell’idea che dobbiamo essere pienamente consapevoli di ciò che abbiamo prodotto in questi 120 minuti, senza guardare tanto agli avversari – Udine, Pesaro, Cremona – ma concentrandoci su quello che abbiamo fatto noi, che ha prodotto questo inizio della stagione. Mi prendo le mie responsabilità, perché chi è al comando deve farlo, ma allo stesso tempo devo assumermi la responsabilità di cambiare il metodo e il protocollo per ottenere un’inversione di tendenza. C’è tempo? Sì, c’è tempo. C’è preoccupazione? Sì, è legittima. Non dobbiamo esasperarla, ma dobbiamo essere consapevoli e accettarla”.
Le tre sconfitte consecutive hanno naturalmente generato malumore tra i vertici societari, che subito dopo la partita hanno tenuto una riunione con il coach per chiedere spiegazioni su una situazione che nessuno si sarebbe aspettato alla vigilia della stagione. La squadra è stata costruita per un campionato tranquillo, con obiettivi più ambiziosi, e questo ultimo posto in classifica, ancora a zero punti, è fonte di preoccupazione e fastidio.
Domenica arriva Livorno, e il Nardò dovrà affrontarla come se fosse una finale, una partita decisiva per fare punti, smuovere la classifica e ritrovare ossigeno ed entusiasmo. Se ciò non dovesse accadere, potrebbero aprirsi nuovi scenari.