BRINDISI – Presenza di cromo totale” accertata nell’acqua di falda in “misura superiore a 6,8 volte alla concentrazione” prevista dalla normativa del settore. E’ quanto hanno accertato le consulenze disposte dopo i controlli di polizia e guardia di finanza in alcuni terreni della zona industriale di Brindisi, nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte forniture di componenti aeronautiche difformi vendute da due aziende brindisine alla Leonardo-Aerostrutture per la produzione dei settori 44 e 46 del Boeing 787 Dreamliner.
I dati delle perizie emergono dall’atto di avviso di conclusione delle indagini firmato dal pubblico ministero della procura di Brindisi, Giuseppe De Nozza, notificato a sette persone e a due imprese. L’ipotesi dell’inquinamento ambientale è uno dei due filoni dell’inchiesta e riguarda anche i processi produttivi per il trattamento meccanico dei metalli, tra cui quelli utilizzati per produrre le componenti aereonautiche oggetto dell’inchiesta. Nel corso delle indagini c’è stata una rogatoria negli Stati Uniti per raccogliere le dichiarazioni dei dirigenti della multinazionale americana Boeing nell’inchiesta della Procura di Brindisi. Il primo esposto di The Boeing Company risale al 30 aprile 2021, gli altri due, a luglio dello stesso anno, il 6 e il 20. A maggio 2023 sono stati ascoltati alcuni dirigenti della multinazionale americana dall’autorità giudiziaria degli Stati Uniti, con rogatoria internazionale: i verbali delle sommarie informazioni, così come gli esposti fanno parte della lista delle fonti di prova raccolte dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza nel fascicolo d’inchiesta sulle forniture di componenti aeronautiche.
Dalle indagini è emerso che per l’assemblaggio di parti della fusoliera del Boeing, sarebbero stati impiegate componenti strutturali in titanio commercialmente puro invece della lega di titanio che era stata pattuita, con proprietà di resistenza, sia statica che a fatica, largamente inferiori, con conseguenze sul fronte della sicurezza, in particolare nelle condizioni di atterraggio di emergenza. Per questo è stato contestato anche l’attentato alla sicurezza dei trasporti.
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