UDINE – “Siamo rammaricati per questo k.o. Volevamo senza dubbio portare punti a casa, volevamo farlo per i tanti tifosi al seguito che ci hanno sempre sostenuto. Nello spogliatoio ho visto volti bui, tristi. Dobbiamo rialzarci”: così un deluso Wladimiro Falcone, dopo la sconfitta per un 1-0 del suo Lecce a Udine.
LA PUNZIONE AL BACIO DI ZEMURA – Il portiere giallorosso parla della punizione magistrale messa a segno da Zemura al 75′ della ripresa: “Francamente è stato bravo lui, ho provato a posizionarmi sul primo palo ma l’ha messa perfettamente sopra la barriera e gli ho anche fatto un applauso perché serviva un miracolo per prenderla”.
GRANDE FINALE – Poi, entra più nel dettaglio del match contro i friulani: “Mi sono un po’ arrabbiato con i compagni perchè dopo il gol subito giravamo palla al posto metterla dentro, chiedevo a Gaspar e Dorgu di salire perché serviva più pressione. Poi un portiere nei minuti di recupero sogna sempre di poter salire per tentare di andare a trovare il gol del pareggio, come mi è anche accaduto l’anno scorso procurandomi il rigore con il Bologna. L’importante era cercare di riprenderla ma non ci siamo riusciti”.
SENZA REAZIONE – La squadra, però, indubbiamente fa fatica a reagire: “Diciamo che è mancata un po’ di reazione e spesso quando segnano gli avversari non riusciamo a reagire, dobbiamo migliorare e dovremo lavorarci con il mister. Siamo ancora un po’ all’inizio, quest’anno è ancora più dura dell’anno scorso, sappiamo che c’è tempo per migliorare e bisogna farlo il prima possibile”.