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Nardò Basket, questo è il momento di stringersi a coorte

I giocatori di HDL Nardò fanno il giro tra i tifosi al Pala San Giuseppe da Copertino dopo la gara con Pesaro

LECCE – Ci sono momenti, nello sport di squadra, in cui basta un episodio favorevole per cambiare l’inerzia non solo di una gara, ma dell’intero campionato. Per HDL Nardò, questo è un momento delicato, difficile, forse nemmeno preventivato.

È il momento in cui vanno incanalate passione, forza, coraggio e ottimismo per cercare di voltare pagina e ritrovarsi, come se fosse un nuovo inizio, perché come ha scritto Pavese: “L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante”.

Dopo le due sconfitte consecutive contro Pesaro in casa e Udine in trasferta, Nardò Basket torna sul proprio campo, non per leccarsi le ferite, ma per rialzarsi e cercare di ottenere una vittoria che porterebbe serenità ad una squadra che, contro i friulani, ha fatto un passo indietro rispetto alla gara d’esordio in campionato. Ci sono sconfitte e sconfitte, ma è dopo quelle più pesanti che bisogna reagire e combattere.

Questo è il momento in cui tifosi, società e squadra devono stringersi a “coorte”; è il momento per combattere insieme. Questi sono i momenti in cui i tifosi possono davvero fare la differenza, accendendo la scintilla che può trasformarsi in un fuoco contro gli avversari.

Domenica, a Lecce alle 17, si gioca con Juvi Cremona, che ha vinto le prime due gare contro Vigevano e Cividale. I lombardi non verranno nel Salento per vacanza, ma per provare ad allungare la loro striscia positiva, quindi ci vorrà qualcosa in più rispetto alla qualità e all’impegno, serve quel quid in più, serve l’alchimia che si deve creare tra pubblico e squadra.

Subito dopo, Nardò affronterà Livorno, sempre in casa.

Due gare per rialzarsi e iniziare a correre. Due gare per dimenticare questo difficile avvio di stagione e regalare un sorriso alla società guidata dal presidente Tommaso Greco.

Domenica, nel palazzetto leccese, serve il pubblico visto nella prima gara; serve la forza e la passione della gente. Bisogna essere in tanti e soffiare sul vento dell’entusiasmo.

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