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Lecce, tra dubbi di formazione e di modulo, Gotti prepara la gara di Udine

L. Gotti, allenatore US Lecce

LECCE – Il Lecce lavora per arrivare nelle migliori condizioni possibili a Udine, dove sabato alle 15:00 affronterà l’Udinese, che vuole riscattarsi dopo la sconfitta subita contro l’Inter nel turno precedente.

Il calendario non ha aiutato la squadra di Gotti in questo tribolato avvio di stagione, in cui non è mancato nulla: dai problemi alle gioie, dalle paure alle certezze, dalle belle giocate alle ingenuità.

Proprio quelle ingenuità che hanno portato al pareggio contro il Parma, in una gara che sembrava ormai vinta, e che hanno permesso al Milan di segnare tre gol in cinque minuti.
Il Lecce crea, ma non finalizza, e appena commette errori viene punito dagli avversari. È il paradosso di questo inizio di stagione, in cui i 5 punti ottenuti non sono sufficienti per allontanarsi dalla zona retrocessione. I giallorossi si trovano così risucchiati nel gruppo delle quattro squadre con Cagliari, Parma e Genoa, che occupano il terzultimo posto. Penultimo il Venezia con 4 punti, ultimo il Monza con 3.

La gara di Udine rappresenta quindi un crocevia importante per la squadra salentina, reduce dalla sconfitta contro il Milan, e sarà la seconda trasferta consecutiva di un calendario che ha già visto il Lecce affrontare Atalanta, Inter, Milan e un Torino in gran forma.

Adesso c’è la tappa a Udine, che sarà una partita speciale per mister Gotti, ex allenatore dei bianconeri, che dovrà decidere come schierare la sua squadra.

Il primo dubbio riguarda il modulo: Gotti potrebbe riproporre il 4-3-3 o tornare al 4-2-3-1, da opporre al 3-5-2 dell’Udinese.

Rientra Guilbert dopo la squalifica, quindi Dorgu sarà libero di spingere in avanti, a destra o a sinistra. In un eventuale tridente, oltre a Krstovic e Dorgu, la scelta potrebbe ricadere su Morente. Se invece si dovesse optare per i tre trequartisti alle spalle dell’unica punta, oltre a Morente e Dorgu, aumenterebbero le possibilità per uno tra Rafia e Oudin.

Sicuramente non partiranno per Udine, Bonifazi e Banda che ieri si sono sottoposti ad una visita di consulto medico col Prof. Giuliano Cerulli a Perugia, così come Sansone, Berisha e Kaba che proseguono con un lavoro personalizzato. Affaticamento muscolare per Berisha.

Mancano ancora alcuni giorni al momento delle scelte, ma l’interpretazione corretta dei moduli e dei movimenti richiesti da mister Gotti potrebbe diventare l’arma in più contro un’Udinese arcigna, fisica e ben chiusa in difesa, che prova ripartenze veloci o in modo più romantico sarebbe meglio dire contropiedi.

Il Lecce dovrà stare particolarmente attento a queste situazioni, con un buon filtro a centrocampo e massima attenzione nei duelli.

Un altro punto debole per i giallorossi sono i calci piazzati: le palle inattive e i cross alti devono essere gestiti meglio. Dunque le uniche cure si chiamano: lavoro, sudore, umiltà.

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