LEVERANO – Un suicidio che non ha convinto la Procura quello dell’imprenditore 46enne di Leverano che lunedì scorso è strato ritrovato senza vita nelle campagne alla periferia del paese, dopo essersi allontanato da casa domenica, a bordo della sua auto e portando con sè il cellulare, senza più fare ritorno. Prima l’allarme lanciato ai carabinieri dalla compagna, che con l’uomo ha avuto tre figli, poi il tragico epilogo dell’impiccagione e, adesso, la svolta.
La Procura per fare chiarezza sulla vicenda ha aperto un fascicolo di inchiesta con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio, iscrivendo nel registro degli indagati due uomini del posto, entrambi 50enni e legati tra loro da un rapporto di parentela.
Stando a quanto si apprende, anche tramite indiscrezioni, il 46enne domenica avrebbe avuto un diverbio con alcune persone. Sullo sfondo diatribe di natura sentimentale. Sarebbe questa la pista seguita al momento dalla Procura. Questo venerdì mattina sarà conferito l’incarico per eseguire l’autopsia, affidata al medico legale Roberto Vaglio. L’esame autoptico potrà, in primis, confermare l’esatta causa della morte e il lasso di tempo entro il quale è avvenuto il decesso.Tasselli cruciali per gli ulteriori risvolti che ne conseguiranno.