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Furti di offerte nelle chiese, arrestato ladro seriale

SUD SALENTO – È stato scoperto e finito in arresto il presunto ladro seriale di offerte della chiese del sud Salento. I Carabinieri della Compagnia di Tricase, su ordine del GIP del Tribunale di Lecce, Maria Francesca Mariano, hanno ristretto ai domiciliari con braccialetto elettronico Donatello Raona, di 37 anni, di Gagliano del Capo.

Il provvedimento scaturisce da un’analoga richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Lecce che ha coordinato le indagini, a conclusione di un’accurata e minuziosa attività info-investigativa che ha portato i militari di Tricase ad indagare già dal primo episodio. Indispensabile per l’individuazione dell’uomo è stata l’acquisizione e l’esame delle immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nelle zone interessate e nei luoghi di culto. Secondo quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe reso responsabile di ben otto furti, consumati tutti nel periodo compreso tra novembre 2023 e marzo 2024, in altrettante chiese ubicate nei piccoli centri cittadini, come Castrignano del Capo, Specchia, Miggiano, Salve, Tiggiano e Tricase. L’uomo si sarebbe intrufolato nelle chiese da cui avrebbe asportato complessivamente circa un migliaio di euro dall’interno degli offertori e dai candelieri votivi. In un’occasione, avvenuta però nel 2019, sarebbe riuscito addirittura a smantellare la cassetta di sicurezza per la raccolta delle offerte, incassata nella parete del santuario “Santa Maria di Leuca”, nel comune di Castrignano del Capo. L’episodio venne denunciato dall’ex parroco don Gianni Leo ai carabinieri. Un altro furto invece sarebbe stato consumato attraverso un utilizzo fraudolento di una chiave originale asportata precedentemente. Una volta acquisite le immagini di videosorveglianza, anche con la collaborazione dei rappresentanti del culto e dei cittadini locali, i militari sono riusciti ad individuare il 37enne, poiché già noto agli investigatori che hanno condotto le indagini. L’uomo è stato raggiunto dai Carabinieri che lo hanno sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’installazione del “braccialetto elettronico”. Ha sostenuto l’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip, alla presenza dell’avvocato difensore, Luca Puce, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

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