LECCE – E’ passato quasi un anno dal via libera della giunta regionale pugliese al regolamento che definisce “modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale”. Che si traduce, in buona sostanza, sul potenziamento dei servizi assistenziali territoriali al fine del raggiungimento della garanzia dei Lea.
Ma ora la Fsi Usae chiede lumi ai vertici della Asl Lecce. Il sindacato vuole conoscere lo stato dell’arte per l’attivazione delle case di comunità, degli ospedali di comunità, Unità di Continuità Assistenziali (UCA) e delle COT (Centrali Operative Territoriali) in tutto il territorio della Asl Lecce ed in particolare il relativo potenziamento di alcuni settori del sistema: distretti socio-sanitari, infermieri di famiglia o di comunità, rete consultoriale, dipartimenti di prevenzione.
“Il timore – fa sapere il segretario regionale Francesco Perrone – è che ci possano essere significativi ritardi per il completamento di questo percorso. Dal 1° ottobre, ad ogni buon conto, dovrebbero essere attivate tutte le Centrali Operative Territoriali”. Una buona notizia che attende, tuttavia, di essere ufficializzata. L’unica cosa certa è che entro il 2026, il cerchio dovrà chiudersi così come previsto dal Pnrr.
Ma ecco cosa prevede il Piano: 24 Case della Comunità con 240 medici e 192 infermieri, 7 Cot, le Centrali Operative Territoriali (28 infermieri e 8 amministrativi), 6 ospedali di comunità con 6 medici e 42 infermieri, 24 Oss e altro personale e 8 Unità di Continuità Assistenziale, con 8 medici e altrettanti infermieri.
Una volta a regime, i benefici saranno evidenti, a cominciare dalla diminuzione dei ricoveri impropri. L’obiettivo è quello di dare risposte concrete ai pazienti e alleggerire, al contempo, il lavoro del personale sanitario che opera negli ospedali.

Antonio Greco
Giornalista professionista dal 2008, già direttore di Canale 8 e de L’ATV, caporedattore di Studio 100. Ha collaborato con alcuni quotidiani regionali e ha curato uffici stampa di eventi nazionali. Esperto in comunicazione, abile nel gestire l'immagine di un'azienda privata, di un ente pubblico o di un'associazione. Ottime capacità di lavorare in team e di coordinare le risorse umane a disposizione.