LECCE – Tanto rammarico e dispiacere in casa Lecce alla fine della partita pareggiata 0-0 a Torino. Una prestazione, quella dei giallorossi, che avrebbe meritato un altro risultato, ma la bravura di Milinkovic Savic e l’imprecisione dei calciatori del Lecce hanno lasciato inchiodato il risultato sul punteggio di zero a zero.
“Negli ultimi trenta metri siamo stati meno incisivi che nel resto – ha detto Gotti nel dopo partita -, una sfida che l’allenatore giallorosso aveva preparato molto bene.
All’Olimpico Grande Torino si è visto un Lecce attento in difesa e ordinato nelle uscite. “Oggi la partita l’avevamo letta bene prima”, ha aggiunto.
Cercava equilibri e identità e a Torino il Lecce ha avuto una bella iniezione di fiducia. “Una squadra che si deve salvare non può non avere questi equilibri – sostiene -. Peccato per le occasioni create, lasciamo Torino con un po’ di rammarico, ma è un punto importante”.
Il regalo che voleva. Alla fine il suo Lecce ha giocato una buona partita e ha portato a casa un punto, quello che più conta. “Sono felice di aver fatto un punto a Torino”.
Il tecnico giallorosso aveva sorpreso con le scelte fatte nella composizione dell’undici di partenza. Gotti ha presentato Berisha sulla linea dei trequartisti e Rebic, prezioso sostegno per Krstovic. Alla vigilia aveva parlato della condizione fisica del croato, ma nulla lasciava presagire un suo impiego dall’inizio. “È in grado di dare il suo contributo anche se non è al massimo. La presenza di Berisha è stata importante perché ha evitato a Rebic un dispendio di energie sulle corse lunghe”.
Ed è arrivata la seconda partita senza subire gol. “L’ho detto prima: una squadra che si deve salvare deve avere questi equilibri”.
