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“Insetti e carcasse di animali”, denuncia choc all’ex Fazzi

LECCE – Insetti volanti e carcasse di animali negli ambulatori di Neuropsichiatria infantile e fisiatria e nella farmacia dell’ex Fazzi. A far scattare l’allarme – seppur in forma anonima – sono stati alcuni lavoratori del presidio di riabilitazione della Asl Lecce. Il problema, infatti, sembra trascinarsi avanti da tempo senza trovare una soluzione.

Alla Cittadella della Salute, ex Ospedale Vito Fazzi di Lecce, da un anno e mezzo a questa parte è scattato un SOS legato alla mancanza di igiene in alcuni locali. Almeno così denunciano alcuni lavoratori.

La vicenda parte da lontano. Il 16 maggio 2023 venne effettuato un sopralluogo dal consulente ematologo – assieme agli operatori di Sanitàservice – dal quale risultò che i locali erano “fortemente infestati” da coleotteri anobidi. “Oltre ad essere in giro per gli ambienti, sulle pareti e sui davanzali delle finestre – si legge nella relazione del dottor Francesco Nicassio, consulente in patologia e sanità animale – avevano anche riempito alcune delle plafoniere a soffitto delle luci”. C’è di più: sarebbero stati individuati numerosi altri insetti di specie diverse. Due in particolare, un coleottero tipico di ambienti in cui vi è carne decomposta e il moscone blue della carne, destano più di qualche preoccupazione. “Quest’ultimo – fa sapere il consulente – è stato visto uscire dal controsoffitto, al di sopra del quale, vi è il terrazzo. E qui l’amara scoperta: un esercito di piccioni, alcuni dei quali morti, diversi roditori e una colina di felini.

E’ questo lo scenario in cui sono costretti a convivere, giocoforza, alcuni lavoratori e lavoratrici del servizio di riabilitazione della Asl Lecce: “La situazione era gravissima, adesso è drammatica – denunciano allo sportello dillo a telerama – Da due mesi il presidio è chiuso all’utenza, agli operatori di Sanità Service che non vengono a fare più le pulizie (soprattutto dei bagni e il ritiro della spazzatura che si accumula), ma non è chiuso per i lavoratori che ogni giorno devono respirare aria malsana, vivere 6-9 ore al giorno in locali sporchi e infestati da insetti e con un rischio biologico che nemmeno nel terzomondo”. Secondo gli interessati non sarebbe stato ancora individuato un luogo idoneo da adibire a spogliatoio, per lo scambio consegne e, nei giorni in cui è previsto il rientro, non c’è un luogo salubre in cui consumare il frugale pasto”. Una situazione – fanno sapere – denunciata più volte dai sindacati ma puntualmente ignorata.

Una vicenda ben nota all’amministratore unico di Sanitàservice, Francesco Saverio Massaro, che pochi giorni dopo il sopralluogo del consulente ematologo inviò una dettagliata relazione al direttore di Distretto, dell’Area gestione tecnica e del dipartimento di prevenzione e al dirigente medico del Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale della Asl Lecce. Una vicenda che attende risposte concrete e immediate.

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