L’aumento dei costi per l’irrigazione dei campi era legittimo. Il tribunale civile di Lecce, accogliendo il ricorso del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia, ha ribaltato il verdetto dello scorso 22 luglio che imponeva al Consorzio l’erogazione immediata dell’acqua per uso irriguo ai richiedenti, tra cui numerosi agricoltori e una Società Agricola.
Tutto nasce dalla richiesta degli agricoltori che contestavano l’aumento unilaterale del prezzo dell’acqua imposto dal Consorzio di Bonifica, in particolare in riferimento al costo di 0,27 centesimi per metro cubo. Il Tribunale Ordinario di Lecce aveva inizialmente accolto le istanze degli agricoltori, ordinando al Consorzio di erogare immediatamente l’acqua richiesta. Il Consorzio, rappresentato dall’avvocato Luca Vergine, ha poi fatto ricorso sottolineando come l’aumento dei costi, in particolare quelli legati all’energia elettrica, hanno comportato un adeguamento tariffario. Il Tribunale di Lecce ha accolto il ricorso sulla base della mancata attivazione del contraddittorio tra le parti. Il giudice avrebbe infatti dichiarato d’ufficio la nullità di una clausola contrattuale relativa al pagamento senza permettere alle parti di esprimersi al riguardo. Il giudice ha riconosciuto la legittimità dell’adeguamento tariffario applicato dal Consorzio, giustificato dall’aumento dell’energia elettrica e quindi la necessità di coprire i costi del servizio irriguo. Il Tribunale ha quindi revocato l’obbligo di erogazione immediata dell’acqua agli agricoltori.