Minacce, botte, calci e pugni. Atti di violenza contro il personale sanitario sempre più frequenti e gravi, con punte di emergenza al policlinico di Foggia, teatro di tre episodi in pochi giorni, con i medici barricati per difendersi. Ultimi atti di un’escalation che quest’estate ha visto protagonista anche il Salento: la dottoressa aggredita durante una visita a domicilio a Minervino di Lecce, la guardia medica spintonata a Maruggio e quella insultata ad Erchie, il medico del Santissima Annunziata di Taranto che ha riportato un trauma cranico per le percosse del parente di una paziente deceduta.
Per prevenire e fermare questa spirale e garantire sicurezza agli operatori della sanità, il consigliere regionale Paolo Pagliaro ha presentato una proposta di legge. Prevede azioni di monitoraggio e contrasto di possibili atti di violenza, fornendo al sistema sanitario regionale – sulla base di indicazioni omogenee su tutto il territorio pugliese – misure di formazione, prevenzione e protezione dei lavoratori, anche per gestire le conseguenze emotive negative di questi episodi, evitando che i disagi possano degenerare in sofferenza cronica, disturbi post traumatici e demotivazione lavorativa. Sono inoltre previsti protocolli d’intesa tra le Asl regionali e le forze di polizia, finalizzate anche ad attivare il cosiddetto sistema di allarme rapido, sperimentato nell’azienda sanitaria locale di Bari già da luglio 2023.
“Fra i motivi di questa violenza intollerabile – osserva il consigliere Pagliaro – c’è un cambiamento di atteggiamento culturale nei confronti del personale sanitario, ritenuto responsabile di attese, ritardi e qualsiasi disservizio, senza considerare il lavoro efficace e competente della maggioranza degli operatori sanitari, ma anche e soprattutto le condizioni di sovraffollamento e di attesa di alcuni reparti, in modo particolare i pronto soccorso. Problemi che ho riscontrato e denunciato anche a seguito delle mie ispezioni nelle strutture sanitarie. Si tratta di una vera emergenza, ormai. Da qui la mia proposta di legge – conclude Paolo Pagliaro – che mi auguro possa essere subito portata in discussione e approvata in Consiglio regionale, per garantire sicurezza e serenità a chi si prodiga per dare assistenza sanitaria ai cittadini”.
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