LECCE – Il direttore sportivo del Lecce, Stefano Trinchera, ha presentato Luis Hasa, centrocampista esterno offensivo classe 2004, arrivato dalla Juventus. Di lui si dice un gran bene, è un talento cristallino:
“Presentiamo Luis Hasa, un ragazzo con doppia nazionalità, italo-albanese, che arriva dalla Juventus a titolo definitivo, la quale mantiene il 30% di diritto su una futura rivendita. Hasa l’anno scorso è stato protagonista vincendo con l’Italia Under 19 il titolo europeo. A noi piace lavorare con i giovani per valorizzarli, e quale migliore occasione di questa, perché abbiamo l’opportunità di farlo con un ragazzo molto interessante che ha rubato la scena anche in campo internazionale”.
Lecce è ormai diventata una realtà ambita dai giovani, e lo conferma proprio Hasa, spiegando i motivi della sua scelta:
“Ho scelto Lecce perché tutti mi hanno parlato bene della squadra e della città. Sono molto contento di essere qui e farò di tutto per aiutare la squadra”.
Hasa spingerà forte sull’impegno perché non vede l’ora di giocare in Serie A:
“La voglia è tantissima ed è un momento che aspetto da uno o due anni. Lavorerò come ho fatto sempre fino ad adesso, il duro lavoro paga sempre. Sono contento per i miei compagni, ma pian piano ci arriverò anch’io”.
Poi spiega dove ama giocare, ma si mette a disposizione del tecnico; l’importante è essere utile alla causa:
“Sono un esterno offensivo che, come ha detto il direttore, può ricoprire più ruoli nella zona offensiva. Dove ci sarà bisogno, darò il massimo per aiutare la squadra e i compagni”.
Ama i calciatori brevilinei che sanno dare del tu al pallone, come afferma lui stesso, Modric e Fernardo Silva. L’anno scorso, con la seconda squadra della Juventus in Serie C, ha giocato 40 partite tra campionato, play-off e Coppa Italia di Serie C, con due reti e sette assist all’attivo. Parla molto bene della sua esperienza in Serie C, ritenendo che le seconde squadre possano essere un trampolino di lancio per aiutare i giovani a crescere:
“Sicuramente la Serie C è un altro tipo di campionato che ti aiuta a crescere. Uscendo dalla Primavera e andando in prima squadra, è difficile relazionarsi con i grandi, ma credo che giocare in Serie C con calciatori esperti possa aiutare molto nella crescita”.