GALLIPOLI – Nel centro storico di Gallipoli i conti non tornano. E sono quelli relativi alle ordinanze di diffida emesse per l’occupazione abusiva di suolo pubblico e sospensione di attività commerciale. I numeri forniti con enfasi dall’amministrazione comunale non corrispondono a quelli reali, come afferma il presidente dell’Associazione abitanti e amici del centro storico di Gallipoli Roberto Piro. “La realtà è molto diversa”, dice Piro. “Nel periodo che va dal 1° aprile al 28 agosto 2024, per tematiche connesse ad attività commerciali irregolari, sono state emesse complessivamente e per tutto il territorio comunale n. 47 ordinanze e non 94 come vorrebbero fare intendere l’Assessore con delega al Commercio Piteo e l’assessore alla Polizia municipale Oltremarini”. E aggiunge: “Di questi provvedimenti, solo 22 hanno riguardato il Centro storico, interessando 18 attività commerciali. Sono stati emessi nel periodo che va dal 9 luglio al 28 agosto 2024 e, quindi, hanno determinato effetti molto parziali a partire da agosto, con la stagione ormai verso la fine”. Insomma, una serie di incongruenze sottolineate dal presidente dell’Associazione, che non va certo per il sottile, denunciando una serie di situazioni di irregolarità che si sono registrate nell’area del borgo antico gallipolino, con numeri che non corrispondono alla realtà ed a quanto dichiarato dai rappresentanti dell’amministrazione comunale. “Ecco perché non possiamo accettare quanto dichiarato dagli Assessori e cioè che in città sia stato ripristinato l’ordine, o che sia stata garantita la sicurezza e il decoro o, ancora, che siano stati tutelati i diritti dei residenti nel centro storico. Perché così si offende l’intelligenza dei gallipolini onesti e di quanti, in questi ultimi anni, hanno dovuto subire e subiscono l’oltraggio alla legalità, alla sicurezza ed al decoro”, rimarca Roberto Piro. Che conclude: “Sono trascorsi diversi anni da quando conduciamo le nostre battaglie su questi temi e, nonostante le continue delusioni e le inspiegabili chiusure, siamo convinti che sia necessario un serio confronto e di un patto tra cittadini, operatori turistici e del commercio, pubblica amministrazione e forze dell’ordine. Noi ci siamo. Ci aspettiamo una seria e leale disponibilità da parte di tutti”.

Sergio Costa
Giornalista Professionista, nel settore dell'informazione dal 1992. Prima di approdare a Telerama esperienze lavorative in varie testate giornalistiche locali (Quotidiano, Leccesera, Paese Nuovo) e nazionali (Radio24) ricoprendo incarichi come redattore, direttore responsabile, caporedattore e caposervizio.