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Consorzio bonifica senza personale: dopo protesta Uil la Regione annuncia assunzioni

BARI – Con una carenza di personale dell’80%, a fronte dei 500 dipendenti del Consorzio di bonifica di Capitanata che ha un territorio di gran lunga inferiore, il Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia è alla paralisi. Operativo dal 1° gennaio scorso, è subentrato ai quattro consorzi soppressi di Bari, Ugento, Nardò e Taranto. Un territorio vastissimo da gestire, con una rete fitta ed estesa di canali irrigui e di scolo e il personale ridotto all’osso, per il mancato rimpiazzo degli operai andati in pensione e lungaggini nelle procedure di assunzione. Tutto questo compromette la capacità del Consorzio di garantire i servizi essenziali agli agricoltori.

A denunciarlo è Dino Salvato, segretario regionale della Filbi UIL, la Federazione italiana lavoratori bonifica e irrigazione che ha organizzato una manifestazione di protesta sotto la Presidenza della Regione Puglia per sollecitare l’assunzione degli operai a tempo indeterminato e la stabilizzazione degli stagionali, attingendo alla graduatoria storica, unica via per consentire di effettuare in economia i lavori e gli interventi necessari, ma fermi. “Se qualcuno poi pensa – sottolinea Salvato –  di dare in appalto esterno, ha sbagliato, ha fatto male i conti. Il personale va assunto. O la Regione si assume la responsabilità, perché è responsabile di quanto sta accadendo al Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia, o si dà una svegliata e mette riparo con le assunzioni del personale per svolgere tutte le attività dell’ente, o davvero non finisce qui. Con l’assessore Pentassuglia parliamo da tre anni, si era assunto diversi impegni, ma non abbiamo saputo più nulla”.

In tarda mattinata, poi, il segretario Filbi UIL Puglia è stato ricevuto dall’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia, il quale ha annunciato che verranno assunti a tempo determinato i vincitori di concorso, in attesa dell’approvazione del Piano di riequilibrio decennale del Consorzio Sud Puglia messo a punto con l’Ufficio Bonifiche dell’Assessorato. Piano che sarà portato presto nell’aula del Consiglio regionale. Prossimo incontro a metà settembre, per fare il punto sulla situazione.

Al momento sono quasi 200 gli operai stagionali assunti per sole 150 giornate, a fronteggiare una stagione irrigua fra le più difficili di sempre. Ma, al di là della carenza di personale, restano problemi da risolvere per far funzionare il Consorzio unico Sud Puglia, il più grande d’Italia, insostenibile senza risorse umane e strumentali adeguate e male organizzato, con sede legale a Bari e area amministrativa e ragioneria a Nardò.

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