LEQUILE – Nessuna combustione è mai totalmente pulita, una piccola parte inquinante c’è sempre: questa la preoccupazione maggiore dell’amministrazione comunale di Lequile e di tanti cittadini, che venerdì sera si sono ritrovati in piazza San Vito per dire “no” all’impianto di produzione di biometano, presenti anche diversi primi cittadini dei comuni limitrofi, struttura che dovrebbe sorgere a 6 chilometri a sud dell’abitato di Lequile e a breve distanza da Copertino, all’altezza dello svincolo tra la statale 101 e la provinciale 20 per San Donato.
Il timore espresso dal sindaco di Lequile Vincenzo Carla è quello che questo impianto possa comportare rischi per la salute e l’ambiente, generando emissioni inquinanti, odori sgradevoli e un aumento del traffico pesante, con conseguenze negative sulla qualità dell’aria e sulla sicurezza stradale.
Rassicurazioni arrivano direttamente dalla BA.CO Società Agricola che ha presentato il il progetto di questo impianto, la quale sottolinea come questa struttura sia un modello tecnologico d’avanguardia nella produzione di energia rinnovabile e sicura per la popolazione.
La compatibilità ecologica, evidenzia inoltre la BA.CO. è ulteriormente rafforzata dalla tecnologia alla base della sua costruzione: non è infatti previsto l’utilizzo né di cemento né di acciaio per la realizzazione della struttura. Inoltre saranno presenti pannelli solari sui tetti per garantire la copertura dei consumi di energia. La società a livello nazionale ha già installato 20 impianti, uno anche in provincia di Foggia e 80 in Europa, senza alcuna ripercussione ambientale o sulla salute dei cittadini, inoltre- fa sapere- che inviterà anche istituzioni e cittadini a visitare gli impianti già esistenti e organizzerà momenti informativi sul territorio proprio per rassicurare la cittadinanza e dal loro tutte le informazioni necessarie.