TELERAMA – Benvenuti gentili e soprattutto curiosi lettori di TeleRama, al consueto appuntamento settimanale con Cineclub, dove i protagonisti assoluti sono le uscite più attese nel mondo del cinema. Cominciamo il nostro itinerario nei film più interessanti di questi giorni, continuando a parlare della scena cena orrorifica moderna, introducendo un attesissimo capitolo di una saga, il folle “Maxxxine” di Ti West. Quest’atto conclusivo della trilogia dedicata ad un’ampia riflessione sull’impatto che il mondo dello spettacolo ha avuto sulle masse, chiude il trittico con Mia Goth protagonista (ed antagonista) che fu iniziato sempre da Ti West nel 2022 con “X: a sexy horror story”. Le prime due opere erano ambientate rispettivamente negli anni 70′ e negli anni 20′, “Maxxxine” decide di fare un nuovo salto temporale nel pieno degli anni 80′, precisamente nel 1985 in una Los Angeles degli eccessi che però non perdona e soprattutto non dimentica. Come si può capire facilmente dal titolo, protagonista di quest’ultima scommessa della casa di produzione A24 è Maxine: la giovane attrice, dopo essere sopravvissuta al massacro a tinte pornografiche avvenute nel primo film “X: a sexy horror story”, adesso cerca di far brillare la sua luce nell’immensità della via Lattea Hollywoodiana, lottando con spietatezza per raggiungere il suo obiettivo e quindi cercare il definitivo e necessario distacco dalla maschera slasher di Pearl. “Maxxxine” è senz’ombra di dubbio il capitolo meno convincente della trilogia, forse a causa delle troppe idee che West ha deciso di condensare in questo capitolo finale, ma questo non signigica che non sia una visione doverosa per gli amanti del genere e per chi vuole vedere Mia Goth realizzarsi finalmente come diva assoluta del genere horror.
Passiamo dalla violenza un po’ spinta a quella per famiglie con i minions: ritorna in sala un apprezzatissimo franchise d’animazione su scala globale, quello di “Cattivissimo me 4” di Chris Renaud e Patrick Delage. Il sesto lungometraggio dedicato all’universo del malefico Gru e dei suoi ingenui minions è il sequel diretto di “Cattivissimo me 3”, opera datata 2017 che non era stata apprezzata particolarmente da critica e pubblico. Questa nuova avventura targata Universal, con alla guida il regista del primo capitolo Chris Renaud, vede come protagonisti tutti i personaggi che avevamo imparato ad apprezzare nel corso degli eventi della saga, ma questa volta si aggiunge al cast il piccolo Gru jr, primo figlio maschio dell’ex supercattivo. Questa nuova storia della Universal Pictures saprà far tornare i minions e la loro comicità demenziale alla ribalta, di questo si può starne certi.
Concludiamo in bellezza con uno dei ritorni in sala più attesi del palinsesto estivo, quello del sovrano di tutti i film fantasy: sto parlando de “Il signore degli anelli: il ritorno del Re” di Peter Jackson.
La terza parte, tratta dell’epica trilogia dell’anello di Tolkien e datata 2003, è considerata come la pellicola più influente non solo per quanto riguarda il modo di concepire il linguaggio filmico del genere fantasy, ma anche per aver fatto da punto di riferimento a tantissimi autori e cineasti su come si dovessero pensare e concretizzare delle potenti e mastodontiche scene d’azione, con linguaggi semiotici ormai divenuti storia del cinema. “Il ritorno del re” narra di come la compagnia dell’anello, divisa e sparpagliata per tutta la Terra di mezzo, continuerà comunque la sua missione contro Sauron, l’oscuro signore di Mordor. Focus principale di questo atto conclusivo è quello su Aragorn, antieroe per eccellenza che qui, nelle ore più buie, sarà chiamato a reclamare il suo ruolo di guida e araldo del’umanità contro il male più oscuro. Nel mentre Sam e Frodo si trovano alle porte di Mordor, fisicamente e psicologicamente stremati, ma che anche da martiri perseguono il loro obiettivo, in onore di tutto ciò che c’è di più buono al mondo.
L’opera conclusiva della trilogia, quella dove ogni nodo torna al pettine e che al suo termine fa scoppiare di lacrime anche i più insensibili. La grande e maestosa storia dell’anello fa emergere una visione della vita profondamente cristiana, dove bisogna lottare insieme, in comunione contro l’oscurità. Un’occasione imperdibile per chi ha amato la saga negli anni 2000′ e che volesse riammirarla nel suo massimo splendore, sul grande schermo e in 4K.