DISO – Con l’accusa di aver perseguitato per oltre un anno la vicina di casa, una 63enne, due coniugi pensionati sono finiti in manette a Marittima di Diso. Nel giorno di Ferragosto a scongiurare il peggio sarebbe stato l’intervento dei carabinieri: marito e moglie – rispettivamente di 75 e 70 anni – avrebbero minacciato la vicina dapprima brandendo una roncola dal balcone, per poi inseguirla per strada e in auto sempre impugnando l’arma.
Dovranno rispondere dell’accusa di atti persecutori, violazione del provvedimento di avvicinamento alla parte offesa e porto abusivo di arma impropria.
La vittima già nel luglio dello scorso anno aveva denunciato i primi atti persecutori subiti da parte dell’anziano vicino.
Nei mesi successivi la situazione sarebbe poi degenerata per l’intervento della moglie dell’anziano, con ripetuti episodi di minacce, vessazioni, angherie e dispetti.
Per quelli episodi il Tribunale di Lecce, a seguito delle indagini dei carabinieri, aveva emesso il provvedimento di “divieto di avvicinamento alla persona offesa” che non è bastato, però, a placare l’ira dei due, che alla 63enne avrebbero anche danneggiato l’auto.
Dopo l’episodio di Ferragosto, i carabinieri hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare: in casa dei coniugi sono stati sequestrati un pugnale e tre roncole. A quel punto per entrambi si sono aperte le porte del carcere di Lecce.