BRINDISI – Il recente incendio che ha devastato il canneto lungo il Canale Patri a Brindisi ha sollevato una serie di interrogativi sulla gestione e la prevenzione degli incendi nella zona. L’episodio ha visto le fiamme distruggere circa due ettari di vegetazione, rappresentando il quarto incendio in pochi mesi.
Il consigliere comunale Roberto Quarta ha espresso la sua indignazione per la mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni. “Le denunce sembrano essere rimaste inascoltate,” ha dichiarato Quarta, sottolineando come le responsabilità siano chiaramente individuabili e coinvolgano diversi attori istituzionali e privati. Tra questi, il Comune, l’Arneo e i proprietari dei terreni circostanti, che nonostante i numerosi solleciti, non hanno preso provvedimenti adeguati.
Quarta ha inoltre richiesto una relazione dettagliata sugli interventi di prevenzione incendi attuati dagli uffici competenti. “È inaccettabile che in una città come Brindisi, dove ci sono ruoli istituzionali ben remunerati, si continui a non rispondere in modo adeguato alle necessità della cittadinanza,” ha affermato. Ha poi aggiunto “chi assume un incarico pubblico ha il dovere di operare con responsabilità e di dare risposte chiare e tempestive, senza distinzione tra giorni feriali e festivi”.
“È ora di mettere fine a questa pericolosa inerzia e di pretendere trasparenza e responsabilità da chi ricopre ruoli istituzionali,” ha concluso Quarta.