SALENTO – La tradizione batte le regole, almeno in parte. Il primo banco di prova, quello della notte di san Lorenzo, ha parlato chiaro: rinunciare al tradizionale falò in spiaggia con conseguente bivacco, proprio non è stato possibile per i tanti nostalgici. Meglio correre il rischio di vedersi comminata una multa salata piuttosto che rinunciare al momento dolce del fuoco in spiaggia, avranno pensato. Dalla costa adriatica a quella jonica finanche fino a Santa Maria di Leuca, di tanto in tanto è stato facile scorgere le luci di qualche falò. Qui siamo sulla costa jonica, da Gallipoli fino alle marine di Ugento i divieti di accensione di fuochi è stato in parte ignorato. Qualche eccezione anche sul versante adriatico. Le luci dei falò sono state avvistate anche qui. I controlli delle forze dell’ordine ci sono stati ma ci sono state anche le piccole infrazioni che fortunatamente non hanno fatto registrare danni o incidenti.
La Tradizione che vuole tutti in spiaggia a guardare naso all’insù le stelle cadenti al chiarore del fuoco batte dunque le regole imposte da ordinanze e leggi a tutela dell’ambiente e del territorio.
Considerato che la spiaggia è comunque un bene demaniale, sono sempre più diffuse le ordinanze emanate per combattere tale prassi, considerata nemica dell’ordine pubblico.
San Lorenzo come ogni anno è trascorso in barba alle regole e alle restrizioni, una sorta di prova del nove anche in vista della notte di ferragosto, altro rituale atteso soprattutto dai giovanissimi. Le regole saranno le stesse, ma al di là delle ordinanze di divieto si spera possa sempre prevalere il senso civico e soprattutto il buon senso.