TELERAMA – Benvenuti gentili e soprattutto curiosi spettatori di Telerama, al consueto appuntamento settimanale con Cineclub, dove i protagonisti assoluti sono le uscite più attese nel mondo del cinema.
Cominciamo il nostro itinerario nelle proposte più chiacchierate di questi giorni, tuffandoci nella pellicola più chiacchierata del momento: l’esplosivo “Deadpool & Wolverine” di Shawn Levy. Questo terzo capitolo supereroistico della saga cinematografica dedicata all’antieroe Marvel per eccellenza, Deadpool, cerca di sfruttare la “febbre da multiverso” che ha colpito molte della produzioni moderne post Avengers, facendo incontrare due dei personaggi fumettistici preferiti dal grande pubblico. Torna nei panni del “mercenario chiacchierone”, l’attore canadese Ryan Reynolds che, con questo ruolo, ha trovato negli anni grande notorietà e tantissimi apprezzamenti da parte del pubblico. Ad affiancarlo, il super special guest Hugh Jackman, in formissima per tornare nel ruolo del mutante più famoso di sempre, il burbero e invincibile Wolverine. Quella di Jackman è l’undicesima volta nei panni della celebre punta di adamantio degli x men e nonostante gli anni passino per tutti, continua ad essere come il volto e il fisico perfetto per il personaggio.I due protagonisti Marvel si incontreranno a causa delle azioni del Logan del suo universo, responsabile involontario delle ineluttabili morti di tutte le persone a cui Deadpool tiene maggiormente. L’antagonista principale è Cassandra Nova, sorella gemella del compianto Charles Xavier, dotata anche lei dei potere telepatici che contraddistinguevano il fratello. Il film negli stati uniti ha ottenuto un rating R e la saga non aveva mai avuto questa classificazione, quindi ci si può aspettare tantissimo sangue ed un linguaggio abbastanza scurrile ed irriverente, superando ampiamente lo standard a cui ha abituato il pubblico con i due film precedenti. Nonostante il divieto ai minori, questo trentaquattresimo film del Marvel Cinematic Universe sarà senza alcun dubbio un grande successo di botteghino, diventando in una settimana il miglior incasso del 2024.
Passiamo dal metafilmico cinecomic Marvel al fantasy puro con “Il signore degli anelli: le due torri” di Peter Jackson. Questo secondo atto dell’epica trilogia dell’anello di Tolkien, datato 2002, è un film particolarmente oscuro e più dark del precedente e del successivo. “Le due torri” narra di come la compagnia dell’anello, ormai divisa e sparpagliata per tutta la Terra di mezzo, continuerà comunque la sua missione contro Sauron, l’oscuro signore di Mordor. Dopo la morte di Gandalf il grigio e la disgregazione formale della compagnia, i suoi membri cercheranno di riunire sempre più alleati sotto il vessillo dell’umanità. Nel mentre Sam e Frodo continuano la loro missione personale in direzione del Monte Fato a Mordor, guidati dal bestiale Gollum: la figura più rappresentativa dell’intero universo creato dallo scrittore inglese, emblema della decadenza morale, intellettuale e fisica dell’umanità. La creatura rappresenta l’oscurità insita dell’Unico anello, oggetto consapevole e di natura malevola che ne disintegra la personalità. I conflitti tra Gollum e Smeagol, il suo lato più umano, trasformano il personaggio in una figura dal grande spessore tragico e filosofico, senza ombra di dubbio ai livelli di quelli Shakesperiani. Aragorn, Gimli e Legolas in questo film si consolidano come “golden trio” della saga, da cui aspettarsi le scene action più interessanti e la sintesi perfetta di una cavalleria dagli alti valori morali, definita da libertà e fratellanza. “All’alba del quinto giorno guarda ad est”, questo il messaggio del messianico Gandalf il bianco che si concretizza nel momento più disperato, quando le mura del fosso di Helm erano ormai espugnate dalle armate di Saruman e il buio più totale stava per abbattersi sulla prole di Rohan. L’opera della trilogia dove si percepisce maggiormente la luce della speranza, una visione imperdibile per chi ha amato la saga negli anni 2000′ e che volesse riammirarla nel suo massimo splendore, sul grande schermo e in 4K.
Concludiamo il viaggio nei film più interessanti in sala, anticipando un nuovo thriller d’azione che oltreoceano sta facendo parlare tantissimo di sé, sto parlando di “Trap” di M. Night Shyamalan.– Questo il titolo della nuova nuova fatica del regista di culto, autore de “il sesto senso” e “The village” che con le sue storie dall’intreccio accattivante, suo marchio di fabbrica distintivo, continua ad avere il seguito di una grande schiera di cinefili ed appassionati. La trama della pellicola, almeno stando al suo incipit, sembra avere tutte le caratteristiche che gli amanti di Shyamalan hanno imparato ad apprezzare negli anni: Cooper, un serial Killer noto come il macellaio, porta la figlia al concerto di una pop star. Scoprirà presto che l’intero evento è una messinscena ideata dal governo per riuscire ad arrestarlo. Un pretesto semplice ma pieno di chiaroscuri, idealmente ai livelli delle opere più apprezzate dal regista, tant’è che oltreoceano quest’ultimo lavoro sta ricevendo dei commenti particolarmente entusiastici da parte della critica specializzata, in cui viene messo a confronto con le opere più celebri e note del cineasta. Ci si augura che il pubblico la penserà allo stesso modo della critica, ma le premesse sembrano buone. Altro punto di forza della pellicola parrebbe essere proprio il suo attore protagonista, Josh Harnett, che si è calato nel ruolo eticamente contraddittorio di sicario e padre, riuscendo a delineare lo spettro psicologico di un personaggio che vive costantemente in conflitto.