LECCE – La missione di Corvino è salvare il Lecce per la terza stagione di fila. E’ a questo che sta lavorando il direttore generale dell’area tecnica del club giallorosso.
Un obiettivo a cui tiene particolarmente anche perché sarà la stagione in cui taglierà il traguardo delle 700 partite in Serie A.
“Questo è l’anno in cui raggiungerò le 700 presenze in Serie A e vorrei che fossimo all’altezza ricercando le potenzialità necessarie a quello che sarà il nostro compito. Se non ce la facciamo non dobbiamo rimproverarci nulla consapevoli di aver fatto il massimo”.
La presentazione del polacco MarchwinskI è l’occasione per fare un primo parziale bilancio di una campagna acquisti ancora apertissima. “Tanto è stato fatto – dice Corvino – dice margine della conferenza stampa di presentazione di MarchwinskI, “sia in entrata che in uscita. In entrata abbiamo fatto cinque calciatori, tutti mirati, per cercare di migliorarci. In uscita ne abbiamo fatti sei e tenendo conto di quello che abbiamo noi in uscita e di quello che hanno gli altri, dobbiamo ritenerci fortunati. Il numero di calciatori che dobbiamo cedere è irrilevante rispetto ad altre società”.
E proprio ciò che si augura il tecnico Gotti per poter lavorare in maniera più mirata. L’altro desiderio dell’allenatore giallorosso, comune a molti suoi colleghi, è quello di vedere presto la squadra al completo.
“Io so bene che quello che conta è ciò che si fa in entrata – continua Corvino -. Non possiamo alzare l’asticella come gli altri, faremo il massimo sforzo per rendere orgogliosi i nostri tifosi con una squadra proiettata nel futuro, ma che sia all’altezza del presente”.
Corvino con Gaspar e Pierret ha rimpiazzato Pongracic e Blin.
“Stiamo cercando di far crescere il Lecce anche sotto l’aspetto tattico – sostiene -. Se prima giocavamo con tre centrocampisti difensivi ora rischiamo comprando due centrocampisti offensivi e seguendo le richieste del tecnico. Prenderemo due centrali, ma faremo fatica a trovarne due più forti di Baschirotto e Gaspar tenendo conto dell’indice di sostenibilità della società”.
Tutti poi attendono l’arrivo del sostituto di Piccoli, che possa alternarsi o affiancarsi a Krstovic
“Ma come deve essere? Più forte? Meno forte? E poi vi voglio ricordare che noi non giochiamo con un attaccante, ma con tre”.
Rispetto al periodo pre ritiro non è cambiato nulla, non ci sono ad esempio ripensamenti su Maleh. “In attesa di Ramadani l’allenatore ha potuto contare su Maleh – spiega il dirigente giallorosso -, ma non è cambiato nulla rispetto a prima. Siamo stati chiari in partenza”.