Ambiente

Impianti FER, Fabio Modesti: “Entro gennaio Regione Puglia dovrà indicare aree idonee”

Le rinnovabili salveranno il mondo: è questa la “favola green” propagandata dai colossi del settore, attraverso la comunicazione mainstream supportata anche da associazioni ambientaliste come Legambiente. Lo ha denunciato nei giorni scorsi il consigliere regionale Paolo Pagliaro, schierato a difesa del paesaggio contro eolico e fotovoltaico selvaggi. Attraverso sit-in nei luoghi sotto assedio, e attraverso mozioni, audizioni e interrogazioni in Consiglio regionale, continua a premere affinché la Regione fissi paletti per i nuovi impianti, delimitando le aree idonee nell’aggiornamento del Pear, il Piano energetico e ambientale regionale fermo al 2017. Mandato imposto ora per decreto ministeriale del 21 giugno scorso alle Regioni. Sulla stessa linea di Pagliaro, il giornalista Fabio Modesti, grande esperto di tematiche ambientali, che sul suo blog CIOC e nei suoi editoriali mette a nudo le bugie dell’ecologismo di facciata.

“Le rinnovabili – spiega Modesti – producono energia elettrica, che costituisce il 20-25% del fabbisogno energetico, e poi sono fonti intermittenti: l’impianto eolico funziona se c’è vento, quello fotovoltaico se c’è il sole… “.

La Puglia è sotto assedio. “Non c’è dubbio – conferma Fabio Modesti – che c’è una sproporzione straordinaria. Solo per l’eolico offshore, al Ministero dell’Ambiente che è competente per le valutazioni ambientali, fissata a 2,1 gigawatt la produzione nazionale, per la sola Puglia sono arrivati progetti per dieci volte tanto di potenza. Quindi, è chiaro che c’è una sproporzione che probabilmente è dettata da un fatto speculativo. E in alcuni casi, non pochi, gli impianti di sovrappongono sullo stesso spazio marittimo”.

Alla Regione Puglia spetta il compito di difendersi da questa aggressione. Ci sono gli strumenti per farlo?
“L’ultimo decreto, quello ministeriale sulle aree idonee – chiarisce Modesti – va rispettato: entro gennaio 2025 il Consiglio regionale dovrà approvare una legge che determina quali sono le aree idonee per l’installazione di impianti di rinnovabili. Ma si sarebbe potuto fare prima con la pianificazione energetica”.

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