BRINDISI – Nei giorni scorsi, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e del presidente della Regione Puglia Emiliano, è stata annunciata la conclusione dei lavori in corso nella discarica di rifiuti pericolosi Micorosa a Brindisi.
Il circolo di Legambiente “Tonino Di Giulio”, ha espresso le proprie preoccupazioni riguardo alla natura dei lavori effettuati: “non siamo di fronte ad una bonifica ma ad una messa in sicurezza dell’area: la differenza è sostanziale perché la bonifica avrebbe dovuto comportare il recupero e lo smaltimento dei rifiuti a termine di legge e il ripristino pieno dello stato dei luoghi, con conseguente disponibilità dell’area per altre attività o per un progressivo reinserimento ambientale all’interno del Parco delle saline e degli stagni di punta della contessa e fiume grande”.
“In realtà – Secondo Legambiente – siamo di fronte ad una messa in sicurezza con tombamento di rifiuti pericolosi, che hanno prodotto nel tempo gravi danni ambientali e sarebbe, dunque, necessario un monitoraggio costante sulle matrici ambientali sotto la supervisione e il controllo dell’Arpa”.
Legambiente critica anche il processo di assegnazione dei lavori. “Non siamo di fronte ad una bonifica semplicemente perché si è voluto procedere ad una assegnazione della gara d’appalto al massimo ribasso, addirittura giunto fino al 74% rispetto alla base d’asta”.
Per questi motivi Legambiente non esulta e chiede che “il monitoraggio richiamato sia effettivamente sotto la direzione dell’Arpa a tutela dell’ambiente e della salute pubblica”.
