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I piani del Lecce

LECCE – Le trattative non sono ancora iniziate ufficialmente, ma i contatti sono già in corso. Ogni società cercherà di migliorare la propria squadra e soddisfare le richieste del proprio allenatore. Così farà il Lecce di Sticchi Damiani, il quale comunicherà (o lo ha già fatto) a Corvino il budget da spendere nella campagna acquisti estiva cercando di soddisfare le richieste dell’allenatore che sarà ancora con ogni probabilità Luca Gotti.

Per il tecnico è scattato il rinnovo automatico avendo conseguito la salvezza in appena sette turni di campionato su dieci gare a disposizione.

L’incontro tra Corvino e l’allenatore veneto sembra essere una pura formalità, ma niente è scontato. Tuttavia, dalle dichiarazioni rilasciate dalle rispettive parti, in più occasioni, non sembrano essere emerse divergenze di alcun tipo o distanze da ridurre. Almeno in apparenza. Ma per fugare ogni dubbio meglio attendere una comunicazione ufficiale per vedere pure se il legame con Gotti si arricchirà di qualche particolare.

Per il club giallorosso, per il presidente Sticchi Damiani e i suoi soci, ma pure per lo stesso Corvino, e Trinchera, sarebbe un traguardo storico riuscire a centrare la terza permanenza di fila in Serie A, mai successo nella storia dell’Unione Sportiva Lecce. Ripetersi non è mai semplice, soprattutto alla luce della nuova Serie A. Se il Lecce non ha nulla da invidiare, dal punto di vista della storia a piazze come Empoli, oppure alle neopromosse Como e Venezia, la società giallorossa parte sicuramente dalla seconda fila quanto a capitale da investire per la costruzione della rosa, al netto degli introiti garantiti ad esempio dai diritti tv. In una Serie A sempre più con proprietà straniere, il Lecce vuole continuare a conservare una identità fortemente territoriale e perseguire quel progetto di sostenibiltà che porterà, si spera, i suoi benefici. In primis ai bilanci, premessa indispensabile per continuare a sostenere una politica societaria che fin qui ha dato risultati eccellenti.

I tifosi hanno chiesto l’Europa al presidente Sticchi Damiani. Un traguardo che si può raggiungere,  ma il percorso è lungo. Basti guardare quello dell’Atalanta per capire quanto lavoro c’è dietro.

Ma cosa serve a Gotti per migliorare la squadra? Intanto bisognerà vedere chi resta e chi parte. Quest’anno l’uscita con ricca plusvalenza sembra meno scontata. La scorsa estate la cessione di Hjulmand (intorno ai 20 milioni di euro) fruttò un incasso ricchissimo con ulteriori bonus maturati al termine della stagione che il nazionale danese ha appena concluso nella Serie A portoghese con lo Sporting Lisbona.

Il calciatore del Lecce al momento più pregiato è Dorgu. Il mancino danese ha ampi margini di crescita e anche la sua quotazione è destinata a salire.

Falcone e Pongracic dovrebbero avere anche loro mercato, ma a cifre più moderate. Se dovessero partire tutti e tre Corvino e Trinchera si metteranno subito sulle tracce dei sostituti. Da tenere d’occhio pure Gallo e Gendrey. E poi da valutare la situazione di Almqvist. Mentre per Piccoli al momento, considerando la cifra del riscatto, la sua avventura al Lecce sembra terminata. Non è escluso che il Lecce cercherà un nuovo accordo con la società bergamasca, con la volontà del calciatore a dare peso e fiato alla proposta del Lecce, ma la società orobica potrebbe utilizzare l’attaccante come pedina di scambio per qualche altra operazione.

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