BARI – Puglia strategica per la transizione verde: con il gasdotto Tap che punta a raddoppiare la capacità entro il 2027, e crocevia per l’importazione di idrogeno dall’Africa grazie all’accordo siglato nei giorni scorsi da Italia, Germania e Austria. Lo ribadisce il ministro per l’ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a Bari per sostenere il candidato sindaco del centrodestra, Fabio Romito. Green sì – dice il ministro – ma con realismo: “Un green deal gestito, il nostro obiettivo è naturalmente quello che abbiamo sottoscritto come Paese: la neutralità al 2050, mantenere la temperatura terrestre secondo l’accordo di Parigi al 2030”.
“Naturalmente questo significa un percorso che prevede dapprima la chiusura del carbone, che per quanto riguarda la Puglia significa la chiusura dell’impianto di Brindisi ma con un impegno di reindustrializzazione forte che deve compensare naturalmente tutto ciò”, ha aggiunto il ministro”.
“L’aumento della domanda di consumo di energia – ha precisato ancora – non può essere totalmente raggiunto con le rinnovabili ordinarie, fotovoltaico ed eolico, anche se io confido molto nell’eolico offshore in alto mare, dove c’è la continuità di vento, e però l’obiettivo al 2050 deve per forza nel mix energetico l’energia nucleare”.
Bari è penultima in Italia per metri quadri a verde per abitante, appena 9,32: dato che smentisce la propaganda ambientalista degli ultimi vent’anni di amministrazione del centrosinistra, secondo il candidato sindaco Romito, che promette di rinnovare il trasporto urbano, un porto turistico per Bari e anticipa il sogno di un grande parco urbano al posto del carcere, che occupa otto isolati nel centro della città.
“Noi confidiamo molto con un ottimo candidato di conquistare la città – ha detto il ministro – e credo che la faccia e lo spirito giovanile siano davvero un guardare al futuro”.
